Sabato 11 al Cantiere San Bernardo alle 22, la porno attivista Slavina porta in scena “Devenir Perra”, lo spettacolo per la liberazione dei corpi e la politicizzazione del privato
Se Donna non si nasce, Cagna si può diventare.
Nell’ambito dell’iOFF, sabato al Cantiere Sanbernardo ci sarà lo spettacolo inscenato da Slavina “Devenir Perra”: un assolo che combina elementi di stand up comedy, spoken word e burlesque femminista.
Tra narrazione e metanarrazione si compone un ritratto della femminilità radicale come soggettività politica insorgente. Devenir Perra è il titolo di un’opera di Itziar Ziga, pornoattivista che nel 2009 ha scritto questo libro in prima persona, con la voce di una guerrigliera del “genere”.
Il libro affronta il processo attraverso cui si “diventa cagne”, quando l’attivismo incontra il divertimento e lascia le inibizioni per affermare, anche brutalmente, tutto ciò che viene eliminato da una società che castra e imbriglia. I soggetti di Devenir Perra non cercano una sessualità rassicurante, dolce, docile, al contrario la rifiutano e ne smascherano tutto il pericolo politico. Sono soggetti che mettono in discussione il genere – spaventando a morte le “sentinelle in piedi” – non tanto a partire dalla domanda “cos’è”, ma dalla domanda “chi lo decide e perché”.
Se infatti sappiamo che il genere non è una condizione biologica ma una costruzione sociale, è proprio a partire dalla domanda “a chi serve” che si svela il potenziale politico e rivoluzionario delle teorie queer. Ed ecco perché non di porno si può parlare nel caso di queste attiviste, ma di post-porno, dove al centro c’è un desiderio che non è più quello maschio-eterosessuale, ma che è diventato altro, eccentrico, scabroso, irriverente, destabilizzante, precario e per questo rivoluzionario.
A portare lo spettacolo a Pisa sarà Slavina, porno-attivista impegnata fin dalla fine del secolo scorso nell’ambito delle lotte sociali, dell’autoproduzione e della tecnologia DIY (Do it yourself, nrd), che ha scoperto nel 2005 a Barcellona la scena della postpornografia, iniziando a concepire un’idea più sexy della Rivoluzione.
Le politiche del corpo in forma di nuova pornografia, gender hacking, amore queer e sessualità radicale sono diventate il suo campo d’azione e il tema principale delle sue performance, dei suoi esperimenti narrativi multimediali (nel 2012 ha pubblicato il libro Racconti per ragazze sole o male accompagnate), dei laboratori che la portano in giro per tutta Europa. Partecipa al progetto Le ragazze del porno e alla piattaforma benefica Come4 oltre a tradurre e promuovere in Italia il lavoro delle sue amiche poetesse, performer e scrittrici ispanofone.
Dal sito di Slavina:
Devenir Perra rende accessibile il discorso postpornografico come strumento di sovversione dell’intimità e di politicizzazione del privato. Perché la liberazione dei corpi passa attraverso la legittimazione della molteplicità dei desideri, delle forme di relazione e delle loro rappresentazioni. Perché pensiamo, con il beneplacito di Emma Goldman e la benedizione di Deleuze, che non ci possa essere nessuna rivoluzione senza investimento libidinale.
non è porno. mi pare.