L’intervento del Cobas Pubblico Impiego sul trasferimento della Polizia Municipale alla Sesta Porta.
Da anni ormai agenti di Pm e delegati sindacali sottolineano la inadeguatezza della caserma della Polizia Municipale presso la Sesta Porta.
Ancora da appurare le gravi responsabilità nella progettazione che non ha tenuto conto delle esigenze della Pm, non sono chiare le ragioni delle continue opere di adeguamento che hanno fatto lievitare i costi. Chi doveva controllare non l’ha fatto con danno alle casse comunali e incurante delle richieste pervenute dagli agenti della Pm.
Le nostre critiche e osservazioni sulla inadeguatezza della sesta porta sono a tutti note: dal Consiglio Comunale alla Prefettura, risultano invece oscure le email scambiate tra il dott Bortoluzzi e Sviluppo Pisa relative alla progettazione della caserma e ai cambiamenti richiesti come si evince dai reports della seconda commissione consiliare che per altro si è dimenticata di convocare la nostra organizzazione sindacale.
È inaudito che nella Sesta Porta non fossero previti spazi per i magazzini e i locali adibiti a spogliatoi fossero concepiti per un numero ridotto di dipendenti rispetto agli attuali organici.
Solo nei giorni scorsi abbiamo ricevuto comunicazione (a seguito di nostra richiesta) che la camera di sicurezza sarà collocata al piano interrato ma senza certezze sulla idoneità di questa collocazione, per quanto poi riguarda l’armeria non c’è il nulla osta dei Vigili del fuoco come previsto dalle normative , gli spazi destinati agli uffici insufficienti.
La Sesta Porta si presenta anche a seguito delle modifiche un luogo inadatto ad una caserma della Pm, eppure le soluzioni alternative erano state individuate senza trovare ascolto nella maggioranza di palazzo Gambacorti. Quali sono allora i reali interessi che si celano dietro alla Sesta Porta?
Cobas pubblico impiego