Alle 12 di ieri, domenica 1 febbraio, “un’auto in corsa ha lanciato una bomba carta contro la sede del Partito della Rifondazione Comunista di Pontedera”. È quanto denuncia Alessandro Spinelli, dirigente di Rifondazione, insieme ai Cobas di Pisa e della Valdera.
Per la polizia si sarebbe trattato di un “grosso petardo”, non riconducibile direttamente ad attacchi contro qualcuno, ma per i militanti di Rifondazione ci sarebbe una matrice razzista dietro a questo gesto. La Valdera, ricordiamo, non è nuova a questi episodi, anche se quello di ieri non è stato rivendicato da nessuno.
“La sede del Prc è in un centro abitato e solo per un caso non ci sono danni a persone, alle vetture parcheggiate e alle case”, scrivono i Cobas. “Un gesto infame non isolato perchè decine sono gli attentati negli ultimi mesi contro le sedi di associazioni, collettivi e realtà che hanno nell’antifascismo la loro ragione fondante”.
“Non è casuale – secondo i Cobas – che questo attentato arrivi nel giorno della approvazione della carta di Lampedusa visto che le comunità migranti sono particolarmente radicate in Valdera. La Carta di Lampedusa si fonda sul riconoscimento che tutte e tutti in quanto esseri umani abitiamo la terra come spazio condiviso e che tale appartenenza comune debba essere rispettata. Le differenze devono essere considerate una ricchezza e una fonte di nuove possibilità e mai strumentalizzate per costruire delle barriere”.