Il dibattito sulla collocazione e le grandezze per il nuovo stadio di Pisa, è solo all’inizio, ma sono già molti gli elementi di discussione. La scorsa settimana gli architetti riuniti nell’associazione Pisast(A)udium, hanno presentato il loro progetto per la riconversione dell’Arena Garibaldi, e contestualmente, la loro proposta per il nuovo stadio ai Navicelli e quelle presentate da altri tre studi di architetti per lo stadio a Ospedaletto.
Nel dibattito interviene anche il Movimento 5 Stelle, tramite la consigliera comunale Valeria Antoni, che prima di entrar nel dettaglio del progetto, ancora ad una fase più che preliminare, fornisce qualche numero, (fonte: www.stadiapostcards.com), “per inquadrare tutta la questione”. Nella stagione calcistica in corso, scrive Antoni, “la media spettatori del Pisa è stata di 4.411 spettatori a partita (compresi gli abbonati), a fronte di una media di 2.802 della Lega Pro (3° pubblico per affluenza). La media dei biglietti venduti per le partite casalinghe del Pisa è stata di 2.099. Nella stagione 2007-2008 di serie B, quando il Pisa andò ai playoff per la serie A, la media spettatori è stata di 11.239 (2° pubblico della serie cadetta per affluenza). Il record è stato registrato col Bologna con 15.686 spettatori. L’anno dopo, quello della rocambolesca retrocessione, la media scese a 9.675 spettatori (4° pubblico per affluenza). Attualmente la media del campionato di serie B è di 5.189 spettatori: confrontando città simili per popolazione vediamo che Varese registra una media di 3.321 spettatori, La Spezia di 5.953 e Novara di 4.850. In Serie A Udine e Bergamo registrano affluenze rispettivamente di 13.162 e 14.322 spettatori”.
“L’Arena Garibaldi è uno stadio vecchio ed obsoleto – scrive Antoni – inserito in un contesto urbanistico molto problematico, soprattutto dopo la costruzione delle barriere per il pre-filtraggio. Si può dunque discutere della necessità di un nuovo Stadio, ma il problema è come arrivarci, cosa costruire e dove costruire. Opportuno sarebbe stato un coinvolgimento attivo della cittadinanza attraverso un percorso partecipativo quando si è scelta Ospedaletto come Area”.
Entra poi nel merito del progetto ideato per i Navicelli: “Una cosa è rispondere all’esigenza di un nuovo stadio, un’altra è proporre progetti su superfici gigantesche che vedono la realizzazione praticamente di una nuova città dove lo stadio è soltanto una delle tante previsioni presenti nel progetto”.
Quanto alla posizione del M5S su chi e come si debba costruire il nuovo stadio, Antoni spiega: “Il M5S di Pisa è dell’avviso che un nuovo impianto debba essere realizzato dai privati con capitali propri come da modello anglosassone. In alternativa, considerando la scarsa “appetibilità” di squadre fuori dal giro della seria A da troppi anni, si può anche pensare ad una compartecipazione all’investimento da parte del pubblico, con il club calcistico che poi gestisce lo stadio per un periodo particolarmente lungo dietro il pagamento di un canone per la concessione del diritto di superficie (vedasi nuovo stadio dell’Udinese)”.
“Fino a questo momento, però – aggiunge – nessun imprenditore (o pool di imprenditori) si è fatto concretamente avanti per realizzare il nuovo Stadio ed i risultati sportivi del Pisa non aiutano: a che serve, infatti, costruire un nuovo stadio da 21.000 posti per una squadra che milita in Lega Pro e non arriva a 5.000 spettatori di media?”
“Ci vogliono delle prospettive di più ampio respiro – sottolinea la consigliera – con un progetto sportivo che riporti il Pisa stabilmente ai fasti di un tempo. Ma questo è un qualcosa nel quale un’Amministrazione Comunale non può direttamente entrare. Al tifoso è ovviamente lasciata libertà di sognare, ma va ricordato come il Pisa abbia giocato la sua ultima stagione in serie A nel 1990-91, più di 20 anni fa”.
Infine, rispetto ai progetti proposti dall’Associazione Pisast(a)udium,il M5S chiede “perché un’iniziativa lanciata fuori dalle istituzioni, debba vedere l’evento di presentazione patrocinato dal Comune e della Provincia di Pisa”, e auspica una separazione fra “il recupero dell’area dell’attuale Arena Garibaldi dalla costruzione del nuovo stadio, in quanto trattasi di progetti distinti nei fatti, seppur collegati”.
Si sbaglia sig.ra Antoni, lo stadio da 20.000 persone non è affatto inutile. Il problema è che lei non sa pensare in grande. Più grande è lo stadio e più grande è la spesa e quindi più grande è il guadagno per certe persone (e più grande è la rimessa per altri). Vede che così è tutto più chiaro?
esatto canedigesso hai ragione. Come sono ingenui questi 5 stelle… dovete diventare dei bravi politici e il funzionamento della macchina cementifera e appaltatrice pisana vi sarà tutta più chiara. Chiedete aiuto al PD, loro sapranno spiegarvi sono bravissimi in questo. Quando piove, infatti , in città è tutto tranquillo…