Quelli contenti ad oggi sono proprio pochi. Il chiacchiericcio è fittissimo, nessuno resiste alla tentazione di parlare. Sui social network ovviamente già impazza il toto-ministri – il più bello è questo – e sul ritorno a casa dei due pisani del governo uscente – Letta e Carrozza, ovviamente – si sprecano commenti e giudizi. L’aggettivo più diffuso rivolto al Pd nei confronti di Letta è: “ingeneroso”.
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha commentato così su Facebook: Diceva Renzi tre giorni fa: “andare al governo senza voto. Ma chi ce lo fa fare?”. Ora che l’azzardo è fatto, e con modi assai anomali, non resta che puntare con la stessa velocità su un programma di forte cambiamento economico e sociale. Si potrà fare con Alfano? Bisogna sperarlo e impegnarsi perchè avvenga. Per il bene del Paese e per il PD”.
Il sindaco di Pisa Marco Filippeschi appena ha appreso l’esito della direzione del Pd ha inviato a Enrico Letta un suo ”messaggio personale” per ringraziarlo ”per tutto quello che ha fatto per il nostro Paese e anche per l’amore che ha dimostrato per Pisa, per la sua città, in ogni occasione e in ogni parte del mondo dove ha rappresentato l’Italia anche vantando i simboli della storia e della realtà attuale di Pisa”. ”Un’attenzione sincera – ha concluso Filippeschi – che merita la gratitudine di tutta la nostra comunità”.
Il presidente della Provincia Andrea Pieroni, lettiano di ferro, ha invece scritto: “La “pratica” del governo Letta è stata sbrigata con modalità burocratiche, assolutamente inadeguate rispetto alla portata delle decisioni assunte ieri dalla Direzione Nazionale. Il Pd è stato ingeneroso con Enrico Letta – uomo del Pd – al limite di un cinismo venato da un personalismo esasperato. Eppure Enrico ha svolto un servizio di grande valore al Paese, in un contesto difficilissimo e cosparso di ostacoli, evitando che l’Italia naufragasse definitivamente, sottraendola anche ad un cortocircuito istituzionale. Ha restituito dignità e credibilità internazionale al Paese. Lo ha fatto col suo stile, con la convinzione che la politica è un gioco di squadra, mettendo a disposizione della comunità le sue competenze, la sua esperienza, ma soprattutto il suo profondo senso dello Stato e delle istituzioni. Nella concitazione dei momenti e nonostante l’amarezza per quanto stava per accadere ha messo a disposizione del partito e del nuovo governo un programma di lavoro utile al Paese. Ecco, anche per questo avrebbe meritato un GRAZIE corale e caloroso che non c’è stato. Intanto esprimo ad Enrico Letta, da amico, da amministratore locale e da iscritto al PD il mio GRAZIE!”
Toni amari anche da parte del candidato alla segreteria regionale del Pd Dario Parrini, che su Twitter scrive: “A Renzi lezioni di stile politico da Occhetto e Pomicino. Io ricordo come caddero Natta 1988 e De Mita 1989 quindi dico “fateci la cortesia”.
Poi ci sono i Renziani pisani che difendono la Carrozza, come Antonio Mazzeo, che ha detto: “Spero davvero che del primo Governo Renzi ne possa far parte Maria Chiara Carrozza. In questi mesi ha fatto ripartire un Ministero immobile da anni e con capacità e competenza sta ripensando all’educazione del futuro”.
E i renziani dell’ultim’ora, come Michele Passarelli, già lettiano convinto: “Lo riscrivo, Renzi non è una persona banale, che galleggia aspettando la sua occasione. La mossa attuale, nonostante abbia una logica politica dettata dall’impossibilità di votare in tempi brevi insieme alla necessità di arrivare di slancio alle Europee, è chiaramente un azzardo, fatto da una persona coraggiosa, assecondata da un Partito, finalmente, coraggioso. Ora anche il PD non ha più alibi: abbiamo deciso di prenderci questo rischio, ora dobbiamo lavorare duramente perché possa diventare un’opportunità per il paese”.
Ma è nei confronti di Maria Chiara Carrozza che più si riversano commenti positivi sui social, in particolare su Twitter dove gli hashtag #carrozzaalMiur e #carrozzanonsitocca sono stati trending topic nella sezione politica di Twitter, con toni di questo tipo: “Carrozza non merita di essere rottamata” e “Matteo non fare il #bischero, lascia #carrozzaalmiur”. Ma lei era già sulla strada di ritorno: “In partenza per Pisa ho lasciato il #Miur”.