Dopo il via libera della Commissione Sanità della Regione Toscana che si è espressa favorevolmente sulla proposta di Enrico Rossi di riconfermare l’attuale direttore generale della Asl 5 di Pisa, Rocco Damone, è arrivata l’ufficialità con il decreto n°19 dell’11 febbraio 2014 emanato dal presidente della Giunta Regionale Toscana.
«Desidero esprimere un ringraziamento sincero al Presidente Enrico Rossi, esteso anche all’assessore Luigi Marroni, per la fiducia accordatami e per il giudizio positivo sul lavoro svolto nel triennio 2011-2014». Così il Direttore Rocco Damone commentando la notizia della propria riconferma per la quale aggiunge una lunga lista di ringraziamenti: «Si tratta di un risultato ottenuto grazie al contributo di ogni componente del sistema e per questo voglio soprattutto ringraziare tutti i dirigenti e gli operatori della Usl per l’impegno, la lealtà e l’orgoglio di appartenenza al Servizio Sanitario della Toscana; le organizzazioni sindacali della dirigenza medica e amministrativa, nonché le OSS del comparto, per il senso di responsabilità dimostrato e per l’atteggiamento sempre costruttivo nell’affrontare le diverse problematiche organizzative ed in particolare rispetto al contenimento del turn-over; le associazioni dei cittadini e dei malati per il continuo stimolo e per le proposte migliorative del sistema di erogazione dei servizi; tutte le associazioni di volontariato e del terzo settore per la disponibilità e la collaborazione costruttiva; i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta per la condivisione e la realizzazione dei più importanti progetti regionali come la medicina d’iniziativa, il cronic care model, la promozione dei corretti stili di vita, la prevenzione dell’obesità nei bambini e le diagnosi precoci dei bambini affetti da autismo; il Collegio dei Sindaci Revisori per il monitoraggio e il controllo puntuale sulla legittimità degli atti; tutti i sindaci dei comuni afferenti alla Usl 5 di Pisa per la disponibilità e la collaborazione nella gestione di tutto il settore socio-sanitario integrato attraverso la Società della Salute». «Questo sistema territoriale molto coeso – conclude il Direttore Generale – ci consentirà di affrontare nei prossimi anni le sfide dell’innovazione, dell’erogazione di prestazioni sempre più appropriate, dell’equità di accesso ai servizi sanitari, della presa in carico dei cittadini più bisognosi e colpiti dalla crisi economica, della sostenibilità economica del sistema e, in definitiva, della difesa del servizio sanitario pubblico».