Quaranta finalisti per i 100 mila euro messi in palio da Che fare. Quaranta progetti che si contendono il primo premio e due le fasi ancora da superare. Il 13 marzo si concluderà la fase della votazione online, in cui saranno selezionati gli otto progetti che dal 19 al 26 marzo saranno sottoposti alla valutazione della giuria, che il 3 aprile proclamerà il vincitore.
Fra i finalisti MemorySharing, un progetto di valorizzazione e condivisione di ricordi e documenti privati di una comunità, che mira a connettere le generazioni combinando tecnologia, scienza e creatività. Un progetto pisano, che porta la firma dell’Acquario della memoria e del regista Lorenzo Garzella.
L’obbiettivo è quello di rafforzare la memoria condivisa, coinvolgendo anziani e giovani nella ricostruzione della storia del territorio attraverso modalità didattiche, ludiche, narrative e artistiche.
Le tappe
Mobilitare la cittadinanza attraverso web, istituzioni, media locali, eventi, incontri. Individuare un tema, un periodo e invitare le persone a svuotare cassetti, soffitte e cantine in cerca di fotografie, lettere, diari, super8 e cimeli. Perché quel materiale è un pezzo importante della storia collettiva.
La raccolta del materiale avverrà attraverso portali web, social-network e spazi fisici (biblioteche, scuole, sedi di associazioni e giornali locali.. ) e resterà aperta anche durante eventi, mostre e laboratori didattici. Una volta raccolto, tutto il materiale verrà digitalizzato (anche durante appositi laboratori), mentre un videobox itinerante raccoglierà i ricordi e le testimonianze degli anziani e dei più giovani.
Condivisione del materiale – ordinato e catalogato verrà inserito in circuiti web aperti, gratuiti e dinamici: sito dedicato, portali istituzionali, social-network, piattaforme web internazionali open-source . Il il materiale dovrà essere facilmente accessibile in modo da essere un patrimonio comune a livello locale e mondiale, continuando a generare dibattito e riflessioni, stimoli la raccolta di nuovo materiale. A livello locale fondamentale sarà promuovere incontri faccia a faccia. In particolare il progetto prevede Laboratori di travaso inter-generazionale (15 anziani+30 giovani), in cui gli anziani portano una fotografia e raccontano la loro storia ai più giovani, e i ragazzi mostrano agli anziani come digitalzzare la foto, inserirla sul web insieme a un breve racconto, ritrovarla navigando.
Narrazioni, mostre, eventi. Attraverso il filtro professionisti, il materiale raccolto sarà restitutio in forma narrativa, con eventi e prodotti rivolti sia alla comunità che all’esterno: film-documentari, film-multischermo film-itineranti , tour multimediali della città.
E se MemorySharing nasce guardando a Pisa – il progetto pilota Pisa e la Guerra, legato alla città e alla Seconda Guerra Mondiale, sarà realizzato in occasione del 70° anniversario della Liberazione (giugno/dicembre 2014), – vero è anche che ben si presta ad essere replicato ovunque.
Un migliaio i voti raccolti fino ad ora online (per votare il progetto basta andare qui). Solo dopo il 13 marzo sapremo se MemorySharing andrà al vaglio della giuria, composta Paola Dubini economista dell’Università Bocconi di Milano, Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra, psicanalista e docente, Eliana Di Caro redattore delle pagine cultura e sviluppo della Domenica, Christian Raimo, scrittore, giornalista e blogger, Ivana Pais sociologa dell’Università Cattolica di Milano.
Quindi che state aspettando, voate!
Nasce nel 2012, quando si tiene la prima edizione. È un progetto promosso dall’Associazione culturale doppiozero e co-prodotto in partnership con Avanzi. Sostenibilità per Azioni, Fondazione <ahref, Tafter, Fondazione Fitzcarraldo, Societing e Lìberos.
cheFare è uno strumento di ricerca sui nuovi modi di fare cultura oggi in Italia, nato per permettere ad associazioni e imprese profit e non profit di sviluppare il proprio fare, dando vita a collaborazioni diffuse e attivando network territoriali.
cheFare è una piattaforma che premia l’impatto sociale, segnalando e raccontando i progetti culturali ad alto grado di innovazione.
L’associazione culturale nasce nel 2008 da un gruppo di lavoro legato all’Università di Pisa formato dal regista e documentarista Lorenzo Garzella e da professori, laureandi e dottorandi dell’Università con l’obiettivo di sviluppare progetti audiovisivi e multimediali legati al territorio cittadino e alla sua storia.