Che fine ha fatto lo Street Control? A chiederlo con un’interpellanza è la capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comaunale Valeria Antoni. Una domanda che parte da due considerazioni: l’ormai abituale occupazione delle piste cilabili da macchine “parcheggiate” e l’acquisto nel 2012 da parte del Comune di uno strumento computerizzato, lo Street Control appunto, che avrebbe grande utilità nel contrasto di questo malcostume.
“Ci siamo ricordati – spiega Valeria Antoni – che l’amministrazione si è dotata di uno strumento computerizzato fornito di videocamera e macchina fotografica, che al passaggio della volante rileva l’abuso e in automatico invia la segnalazione all’agenzia di riscossione”.
Costo della strumentazione (street control più computer necessario per il suo utilizzo) circa 34 mila euro. Una cifra velocemente compensabile attraverso la rilevazione delle infrazioni che lo strumento permette e le conseguenti multe.
Ma sembra che fino ad oggi lo Street Control sia rimasto nella scatola.
Due le domande che i 5 Stelle pongono con questa interrogazione all’amministrazione.
Quali sono, dopo oltre un anno, i costi e i benefici derivati dallo Street Control, anche alla luce del fatto – sottolinea l’Antoni – che i ciclisti continuano ad essere messi in difficoltà dallo stazionamento delle autovetture sulle ciclabili. Quante dunque le sanzioni emesse, a quanto ammonta l’incasso per le casse comunali a partire dalla sua dotazione?
Inoltre si chiede Valeria Antoni “se l’acquisto dello strumento, trattandosi di acquisto superiore ai 20 mila euro, sia stato oggetto di messa a gara”.
Evidentemente lo lasciano in garage da quel che si vede in città…
Considerando la foto allegata, le auto in divieto commettono due violazioni: sosta su pista ciclabile 58,80€ (con lo sconto) + rimozione, sosta su marciapiede (58,80€ con lo sconto) + rimozione..