Una lettera che per chiedere al Ministero di intervenire sullo stallo che si è creato intorno al progetto Sesta Porta, in particolare riguardo alla decisione di INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – di recedere dagli accordi sulla compravendita di spazi.
INGV aveva infatti firmato contratti per l’acquisto di spazi e uffici alla Sesta Porta per oltre 9 milioni di euro, una cifra su cui la Sviluppo Pisa, la società di scopo creata ad hoc per la creazione della Sesta Porta, contava molto per il completamento dell’opera.
Ora che INGV si è defilata, resta da tempo questo grosso macigno sul nuovo terminal della mobilità di via Battisti. E Filippeschi ha deciso di partire proprio da qui per formulare la prima richiesta del Comune di Pisa al nuovo governo.
La lettera è stata scritta dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi alla neo Ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini. Filippeschi ne ha dato comunicazione ieri in consiglio comunale: “Ho scritto una lettera molto argomentata chiedendo un incontro urgente, che sto cercando di ottenere per giovedì della prossima settimana, sulla vicenda che lega L’INGV e la Sesta Porta”, ha detto.
“Ho scritto per far valere le nostre ragini al di là della controversia, aperta anche nelle sedi giudiziarie”, ha aggiunto.”Credo che nessun governo possa esimersi dall’esprimersi su una vicenda tanto grave, ovvero l’inadempimento di un obbligo contrattuale da parte di un’istituzione verso un’altra istituzione. La vicenda ha anche pesante rilevanza di carattere politico, anche se sappiamo che in altre sedi si possono prendere ulteriori iniziative di sollecitazione e vigilanza”.
“Le difficoltà che il comune deve sopportare sono di fronte a tutti”, ha concluso Filippeschi, “per questo ritengo giusto che il primo atto rivolto al governo fosse questa sollecitazione”.