“Intento unitario”. Due parole che sintetizzano l’impegno che hanno preso i soci del Patto Parasociale di Sat e fanno intendere che forse Eurnekian non avrà la strada spianata nel suo tentativo di diventare il maggiore azionista del Galilei. Il futuro dell’aeroporto pisano passa anche da qui, dall’unità dei soci pubblici di fronte all’aggressiva scalata di Corporación America. Quello che si sono detti i soci, il presidente del patto Marco Filippeschi, Ledo Gori per la Regione Toscana, Andrea Pieroni per la provincia di Pisa, Claudio Pugelli, presidente della Fondazione Pisa, Pierfrancesco Pacini presidente della Camera di Commercio di Pisa e Giorgio Kutufà, presidente della Provincia di Livorno, è che le partite da giocare con il nuovo socio sono tante: la governance, il piano di sviluppo del Galilei, il rapporto con Firenze. Non si sa chi la spunterà.
Dopo l’annuncio di Opa volontaria presentata lo scorso 4 marzo dal magnate argentino Eduardo Eurnekian, che ha già acquisito il 27,39% delle quote di Sat e vorrebbe arrivare al 51%, prendendo così la maggioranza dello scalo pisano, i soci pubblici devono decidere come muoversi. L’incontro di ieri non si è spinto troppo oltre: in attesa di capire le intenzioni del nuovo socio industriale che ancora non ha svelato le proprie carte, “si resta uniti”.
In una nota viene riassunta così la riunione: “Il Comitato ritiene che l’ingresso nel capitale sociale della S.A.T. e la proposta di O.P.A.di Corporación America costituiscano innanzitutto un oggettivo apprezzamento del mercato sulla gestione efficiente della società e sulla condotta sin qui seguita dai soci che fin dalla quotazione in borsa della S.A.T. hanno saputo garantire la necessaria coesione sociale e l’indispensabile unità d’indirizzo permettendone il rafforzamento patrimoniale e una forte espansione commerciale”.
“Il Comitato – si legge ancora – ritiene indispensabile assicurare alla S.A.T. il proseguimento del percorso sin qui svolto, favorendo l’attuazione degli obiettivi del piano strategico in un contesto di solidità patrimoniale che ha visto realizzare ingenti investimenti attraverso una accorta politica finanziaria largamente fondata sull’autofinanziamento e che si integra con impegnative politiche territoriali.
Quanto all’ingresso di Corporación America, “la presenza di un socio industriale di rilievo internazionale può costituire un fattore di ulteriore crescita da conseguirsi attraverso significative sinergie operative e commerciali anche nell’ottica di una efficiente integrazione con lo scalo di Firenze in grado di portare valore aggiunto agli azionisti di entrambe le società”.
“Il Comitato – prosegue la nota – ribadita l’unità del patto di controllo, ha dato mandato al Presidente di verificare l’adesione di Corporación America al piano di sviluppo S.A.T. e le possibili sinergie operative da realizzarsi in tempi brevi nonché la fattibilità di un accordo per la condivisione con Corporación America della governance di S.A.T. secondo quanto già proposto dal socio industriale e secondo gli impegni già assunti dal Patto per la valutazione della proposta”.
“I due punti fondamentali della riunione di oggi sono la conferma dell’intento unitario del patto, ovvero che i soci del patto, pubblici e meno, hanno deciso di andare avanti uniti”, commenta il presidente della Provincia Andrea Pieroni. “E il secondo punto – aggiunge – è che hanno dato mandato al presidente del patto di verificare meglio la proposta di co-governance presentata dal socio privato e avanzata nella precedente riunione”.
Cosa significhi co-governance è una delle partite aperte. “È quello che stiamo cercando di capire – dice ancora Pieroni – Per questo abbiamo dato mandato al presidente del Patto di capire meglio le intenzioni e le richieste del socio, e verificare se collimano con gli interessi dei soci pubblici”.