Piero Tosi, il grande costumista toscano ha ricevuto nel 2014 l’Oscar nella categoria dei Costumi, come riconoscimento alla carriera. Una carriera che lo ha portato a disegnare costumi di capolavori assoluti del cinema di tutti i tempi e a costruire il fascino di grandi dive, creando per loro abiti leggendari. Piero Tosi, che oggi insegna Costume al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha cominciato come pittore, allievo di Ottone Rosai proseguendo con il teatro e lavorando con tutti i più grandi registi italiani, in primis Visconti e poi Fellini, Bolognini, Zampa, Camerini, Soldati, Risi, Comencini, De Sica, Lattuada, Pietrangeli, Pasolini, Cavani, Zeffirelli, Amelio. Scorrere i nomi dei ‘suoi’ registi è in pratica fare l’appello al cinema italiano che conta. “Con Visconti ho fatto tutto – ha dichiarato Tosi in una recente intervista – Con Fellini era come immergersi nei sogni. Per un bel costume, il tessuto è tutto: io i pezzetti me li portavo a casa e passavo la notte a toccarli per capire se andavano bene: il costume deve dare il quid al personaggio, è fondamentale”.
In omaggio a Piero Tosi verranno proposti, a partire da Lunedì 24 marzo, Il Gattopardo di Luchino Visconti, in una copia digitale restaurata che permette di ammirare a pieno la bellezza dei costumi, e Medea di Pier Paolo Pasolini, per cui Tosi, per disegnarne i costumi, compì una meticolosa ricerca sui sumeri, ittiti, fenici e greci per poi reinterpretarne gli stili con il suo originalissimo gusto.
Inoltre nella hall del Cineclub Arsenale sarà allestita una mostra con i bozzetti dei costumi disegnati da Piero Tosi e con alcune foto di scena originali proprio de Il Gattopardo.