Nel pieno dei festeggiamenti del Capodanno Pisano si riaccende la polemica dei lavoratori comunali addetti all’allestimento delle celebrazioni storiche di Pisa. “Da tempo immemore -scrivono i dipendenti comunali del Giugno Pisano – ci dedichiamo con passione e energia a far si che la nostra città con le sue tradizioni possa brillare nel mondo, ma non possiamo più tacere sul totale incapacità ed inefficacia in cui versa il sistema organizzativo delle celebrazioni a Pisa”.
Sotto accusa sono gli straordinari non ancora pagati del Giugno Pisano 2013 e le voci di esternalizzazione delle manifestazioni storiche.
“Abbiamo avuto alcuni incontri col sindaco Filippeschi -scrivono – che se da una parte ci ha rassicurato sul fatto che le gravi lacune organizzative sarebbero state colmate conservando la gestione diretta dei servizi dall’altra ci ha lasciato perplessi il fatto che dopo 11 mesi i dipendenti non siano stati ancora pagati, e che il dirigente Michele Aiello abbia cercato in maniera eticamente inaccettabile di non riconoscere il lavoro svolto attraverso la decurtazione di ore lavorate”.
“Apprendiamo – proseguono – che l’assessore alle manifestazioni storiche del comune di Pisa Federico Eligi, dichiara che l’organizzazione delle manifestazioni, sarà esternalizzata. Una scelta che per quanto ci riguarda riteniamo miope”.
A fronte di queste dichiarazioni e dopo che all’incontro con i sindaco “non è accaduto nulla” i dipendenti comunali chiedono all’amministrazione parola chiare su “cosa, e se, si intenda esternalizzare nell’ambito delle celebrazioni storiche” e contestualmente quali provvedimenti l’amministrazione voglia prendere per tutelare la qualità e per riorganizzare il sistema delle manifestazioni storiche.
“Quando e come – chiedono infine – si pensa di pagare integralmente ai dipendenti il Giugno Pisano 2013″.
L’appello dei dipendenti comunali è rivolto anche a tutta la città affinché si faccia parte attiva perché un bene prezioso, come le celebrazioni storiche di Pisa, rimanga un bene comune e da tutti accessibile”
Al consiglio comunale invece la richiesta “di attivarsi in modo forte e deciso per capire la situazione al fine di fare chiarezza e tutelare la matrice pubblica organizzativa delle manifestazioni storiche della Città di Pisa”.