Una manifestazione per riportare l’attenzione sulla situazione di crisi del finanziamento delle borse di specializzazione di medicina e sul prefigurarsi di quella del sistema sanitario nazionale. A organizzarla oggi, alle ore 16 in piazza XX settembre, gli studenti de L’IstaMina (lista degli studenti di medicina). La manifestazione si inserisce all’interno di una mobilitazione nazionale organizzata dal coordinamento universitario Link.
“La situazione della formazione post laurea – spiegano – impatterà negativamente sul sistema sanitario tutto”. Obbiettivo della mobilitazione non è tanto, o non solo, la questione delle borse di studio post laurea, ma soprattutto spingere verso “una seria riprogrammazione dei finanziamenti per la formazione degli operatori sanitari”.
In diminuzione i posti nelle scuole di specializzazione, che ormai coprono solo un terzo degli iscritti a Medicina: nel 2014 sono circa 9 mila i posti previsti, mentre solo 3500 nelle scuole di specializzazione. La domanda dunque dei giovani medici è quale futuro gli aspetti visti questi numeri.
Una domanda, ci tengono a sottolineare, che è strettamente connessa alla qualità del servizio sanitario: la protesta dunque non riguarda solo loro.
Se anche per i medici generici è richiesta la specializzazione, per coloro che restano fuori non resta che la possibilità di svolgere la guardia medica. Alo stesso tempo, dicono da L’istaMina, molti medici nei prossimi anni andranno in pensione e con questi numeri non c’è capacità di sostituzione.
A non tornare per gli studenti è la non coerenza fra le immatricolazioni e i posti da specializzandi: “Il Ministero dice di calibrare le iscrizioni a numero chiuso sulla necessità prevista di medici. Perché allora poi si prevede che solo un terzo possa specializzarsi?”.