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Distretto 42, clima di sgombero. Prosegue il digiuno a staffetta

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Prosegue la richiesta del Distretto 42 rivolta al Comune sul futuro dell’ex Caserma Curtatone e Montanara. L’area proprio in questi giorni può essere ceduta dal Demanio al Comune, ma non è ancora chiaro quando il bene passerà nella sua disponibilità. Il Comune infatti non avrebbe ricevuto comunicazioni sul passaggio del Demanio. Intanto però gli attivisti denunciano un clima da sgombero imminente, tanto che la scelta estrema che alcuni di loro stanno portando avanti – il digiuno – continua in forma di staffetta.

Lunedì 31 marzo ha digiunato il prof. Giorgio Gallo, martedì Beatrice Bardelli, mercoledì è il turno di Riccardo Mariani, l’indomani della moglie Sonja Bortolotto, venerdì del prof. Pasquale Beneduce e, in tutto il fine settimana, Jacopo Shekari Alamdari. “La staffetta proseguirà ad oltranza, indipendemente dalla risposta del Demanio – riguardo la cessione dello spazio al Comune di Pisa – e da un’eventuale sequestro”, affermano gli attivisti. Che ricordano i comunicati di solidarietà giunti dalla Rete Italiana per il Disarmo e dell’Associazione ArciLesbica Pisa.

“A Pisa il Municipio dei Beni Comuni – scrive la Rete Italiana per il Disarmo – ha occupato e aperto alla città gli spazi di un ex-distretto militare nel centro cittadino, 4000 mq di suolo edificato e ben 8000 mq di verde esterno alberato. Il ribattezzato “Distretto 42” con il suo “Parco Andrea Gallo” è ora sotto minaccia di sgombero e sequestro, nonostante non vi siano motivi di urgenza per un blitz delle forze dell’ordine. Le istituzioni cittadine farebbero meglio a rispettare questa progettualità emersa dal basso e dialogare con essa, in attesa di un imminente probabile passaggio del bene al Comune.”

Per Arcilesbica “il valore del Distretto 42 risiede nel coinvolgimento di tutte le cittadine e cittadini, singoli o aderenti a collettivi ed associazioni, nel proporre pratiche alternative di comunità, nel mettersi insieme e fare rete, nel disseminare saperi e cultura. Questo luogo acquista senso, dunque, nella sua funzione di bene comune, a servizio della collettività tutta. Un bene di e per le cittadine e i cittadini…  A maggior ragione in un momento di crisi che investe anche l’ambito abitativo, ci sembra indispensabile sostenere percorsi partecipati dal basso e restituire immobili alla cittadinanza intera, abbandonando la logica del profitto, della privatizzazione e della speculazione, in favore dell’aggregazione sociale.”Se si sogna da sol* è solo un sogno, se si sogna insieme è la realtà che comincia.”

A questi si è aggiunta anche La Casa della Donna, che “sostiene la causa per la riqualifica degli spazi abbandonati al degrado e per la loro conversione in spazi pubblici aperti a tutta la cittadinanza. I tanti appelli di solidarietà, l’impegno di attivisti e attiviste, docenti e intellettuali, il sostegno del quartiere San Martino dove sono state raccolte tantissime firme favorevoli sono la dimostrazione che raccogliendo forza e creatività di gente comune si possono realizzare significative esperienze collettive e aprire spiragli nell’attuale clima di crisi economica. Speriamo che questa volta le Istituzioni si impegnino per salvaguardare l’enorme potenziale offerto dal recupero di questo spazio. Esprimiamo pieno sostegno al Distretto 42 e al Municipio dei Beni Comuni!”

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Pubblicato il: 3 aprile 2014

Argomenti: Pisa, Politica, Sociale, Urbanistica

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