Lo sgombero di martedì ha segnato la chiusra delle porte del’ex caserma di via Giordano Bruno. Presenti nel corso della giornata anche i rappresentanti di SEL Pisa, che con una nota interviene sulla vicenda.

“Riteniamo – scrivono – che le questioni e i bisogni sociali non si debbano affrontare come problemi di ordine pubblico. SEL ritiene fondamentale sostene e promuovere pratiche di rigenerazione urbana delle città. In questo senso va l’esperienza del Municipio dei Beni Comuni e del Distretto 42 che ha visto l’occupazione della ex-caserma Curtatone e Montanara iniziata il 15 febbraio scorso e, purtroppo, conclusasi ieri (martedì, ndr) con uno sgombero da parte delle forze dell’ordine”.

SEL sottolinea come l’area di via Giordano Bruno “era nella mera disponibilità dell’incuria” e come il recupero del parco e a riapertura abbiano sognificato “la ristrutturazione in termini di offerta di attività sociali e culturali” e la restituzione “alla città un polmone importante”.

“Giulio Marcon, Nicola Fratoianni, Donatella Duranti e Michele Piras, deputati di SEL – ricordano –  hanno rivolto ai ministeri della Difesa e dell’Economia il 25 marzo una interrogazione nella Quarta Commissione della Camera dei Deputati. L’interrogazione, che ancora attende una risposta, indica chiaramente come il Comune di Pisa possa acquisire il bene dal demanio attraverso la procedura semplificata per il trasferimento, a titolo gratuito, di immobili ad enti territoriali”.

Martedì concludono “il Sindaco Marco Filippeschi e la Giunta comunale si sono resi disponibili a sostenere, presso il ministero della Difesa, la richiesta di utilizzo temporaneo da parte dell’associazione Pisa Meticcia e del Municipio dei Beni Comuni di una parte degli immobili della ex-caserma (quelli in sicurezza) e del parco. È un fatto molto importante e da valorizzare: una possibilità concreta per riaprire nel più breve tempo possibile un luogo importante per la cultura e la socialità nella città di Pisa”.