Questa mattina altri 150 migranti sono arrivati in Toscana, 15 dei quali, provenienti dal Mali resteranno nel territorio pisano. Gli altri saranno accolti da Firenze (50), Livorno (20), Arezzo (36), Prato (15) e Siena (15).
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Hanno dai 36 ai 18 anni i 20 profughi ospitati a Pisa e arrivati mercoledì: provengono dal Gambia (10), dal Mali (7), dalla Costa d’Avorio (2) e dal Senegal (1). Sono ospitati al Tombolo, in un’immobile dell’Università ma affidato dalla Prefettura alla Provincia di Pisa per gestire gli arrivi, e sono seguiti dagli operatori del Centro Nord Sud e della cooperativa Il Ponte.
“Sono in buona salute – ci dice Giuliano Palagi, direttore generale della Provincia di Pisa – al loro arrivo è stato immediatamente attivato il protocollo sanitario e sono stati visitati e accompagnati da un medico e un infermiere che hanno eseguito i primi accertamenti”.
I nuovi arrivati, spiega Palagi “hanno manifestato l’intenzione di a rimanere nel nostro territorio, facendo domande e raccogliendo informazioni su quali politiche e percorsi di accoglienza siano attivi. A differenza di quanto accaduto con il secondo arrivo”. Ovvero quello del 14 aprile quando cinque dei profughi giunti a Pisa sono fuggiti. Una fuga che si è ripetuta nei giorni successivi, tanto che dei 35 arrivati oggi ne restano solo due, oggi ospitati alla Piaggerta (dove del primo arrivo restano 27 persone dato che gli altri hanno raggiunto familiari e amici in altre parti di Italia e di Europa).
“Già la prima sera – spiega Palagi – si sono coperti i volti rifiutando la prima segnalazione, poi sono fuggiti. Del resto queste strutture non sono centri di detenzione”.