Una serata dedicata alla radio quella di stasera (giovedì 8 maggio) al cineclub Arsenale di Pisa.
Alle 18.30 infatti, Radio ROARR racconterà la propria esperienza radiofonica al pubblico dell’Arsenale. Per l’occasione sarà proiettato il documentario Alberto Landi, voce libera di San Donà di Davide Colferai (Studio Liz Produzioni, 2013), incentrato sulla storia di un’altra radio comunitaria e sulla particolarissima figura del suo fondatore e principale animatore, Alberto Landi, scomparso di recente.
Una storia locale, ma emblematica per capire la storia della radio italiana a partire dalle prime radio libere negli anni Settanta fino alle moderne web radio. Durante l’iniziativa i conduttori di Radio ROARR dialogheranno con il pubblico prendendo spunto dal documentario e presenteranno i programmi e i progetti futuri della radio. (L’ingresso è gratuito).
Al termine seguirà l’ormai classico Aperiroarr del giovedì presso il Circolo Il Battichiodi in cui i dj della radio animeranno la serata con la loro musica.
Alberto Landi non è un personaggio conosciuto dal pubblico toscano, nemmeno da quello delle vecchie radio libere o indipendenti degli anni ’70-’80 o delle moderne web radio che trasmettono su internet. Eppure la sua vita e la sua passione sociale e culturale per il mezzo radiofonico ci possono dire molto su ciò che sono state le radio libere che si sono tumultuosamente moltiplicate in Italia e in Europa fra gli anni ’70 e ’80 e su quali prospettive potranno continuare a vivere le attuali web radio. Alberto Landi era un educatore, un intellettuale, un giornalista, un operatore sociale che aveva capito come mettere a frutto e, soprattutto, al servizio della sua comunità le sue multiformi passioni e la sua vitalità contagiosa, utilizzando una piccola radio locale, periferica, comunitaria, Radio San Donà. Alberto è stato l’ideatore di un progetto che verteva sull’idea di dare voce ad una città tramite una radio indipendente; il progetto è andato in porto ed era talmente ben fatto che sopravvive anche senza di lui. “Mentre i tempi andavano intiepidendo i rapporti umani, Alberto Landi intrecciava molte relazioni in modo critico e passionale ma sempre con estremo entusiasmo. Attraversava San Donà lentamente, con la sua bicicletta, mentre tutto il resto andava veloce, con quella fretta tipica dei nostri giorni. Aveva deciso di parlare a coloro a cui nessuno aveva voglia di parlare. Aveva deciso di fare una radio libera, quando le radio avevano deciso di non essere libere. Alberto Landi lavorava per costruire rapporti umani migliori e lo faceva con pazienza ed ironia usando come arma la radio di cui era direttore. La sua era la voce libera di un uomo che credeva in una libertà pura e priva di compromessi”, afferma il regista del documentario, Davide Colferai. “Alberto Landi, voce libera di san Donà” (durata 40\’) è stato prodotto nel 2013 da Studio Liz, una casa di produzione indipendente guidata dalla produttrice Elisa Pajer e dal regista Elia Romanelli, attiva in Veneto dal 2007 sia nel campo dei documentari sociali e culturali, che in quello della produzione di video aziendali. Il documentario è stato co-prodotto attraverso il crowfounding grazie al portale “Produzioni dal basso”.
Radio Roarr – Rete Occupata Autogestita Radio Rebeldìa – è un collettivo radiofonico autogestito e autofinanziato che nasce nell’ottobre 2012 per dare spazio alle voci inascoltate della città, un modo per riportare al centro ciò che si vorrebbe relegato in periferia, per scoprire le sorprese che nasconde l’underground musicale pisano e non solo, un modo leggero e immediato di fare rete, uno spazio aperto di confronto, approfondimento e d’informazione indipendente. ROARR è un progetto aperto alla collaborazione attiva e alla partecipazione di tutte le persone, associazioni e collettivi cittadini che con noi condividono i principi fondanti dell’anti-fascismo, anti-razzismo, anti-sessismo e del ripudio della guerra, nonché delle logiche commerciali. Radio Roarr sente, ora più che mai, l\’esigenza di far conoscere alla città di Pisa quale potente mezzo espressivo e comunicativo possa essere la web radio nell\’era di Internet 2.0, dove la condivisione delle conoscenze e delle competenze è divenuta fondamentale per lo sviluppo di nuovi modi di vivere la città, di guardare alla dimensione sociale e culturale cittadina.