Arrestato un uomo per atti persecutori nei confronti della ex compagna, una cittadina brasiliana transessuale che già aveva presentato denuncia nei confronti del giovane 30enne.
Una volante della Polizia è intervenuta ieri nella zona tra Porta a Mare e il viale di Marina, dopo una segnalazione di un’aggressione a una persona, rimasta ferita.
Sul posto una cittadina brasiliana, transessuale, riferiva che poco prima il suo ex compagno, un cittadino rumeno, si era presentato davanti casa e, dopo aver bussato alla porta d’ingresso, pretendeva di parlare con lei.
Di fronte al “no”, l’ex compagno ha prima provato ad aprire la porta d’ingresso dell’abitazione, poi ha scagliato violentemente una bottiglia di birra piena contro il vetro, mandandolo in frantumi e colpendo l’ex compagna, che rimaneva ferita alle mani ed al volto.
Prima di allontanarsi, secondo il racconto fornito dalla vittima, il suo ex compagno l’aveva minacciata e intimidita mostrandogli di possedere un coltello che aveva nella cinta dei pantaloni.
Nei confronti dell’aggressore pendono diverse denunce, anche presso la Questura di Pisa, per pregressi episodi di violenza nei confronti della vittima, nonché nei confronti di persone a lei vicine: il suo compagno di appartamento, un altro cittadino brasiliano ed un loro amico, un italiano residente in Lucchesia. Il tutto, finalizzato alla richiesta di tornare insieme quando ormai la relazione era finita.
Un’escalation di violenza, quella registrata dalle forze dell’ordine, negli episodi denunciati, tutti riconducibili ad un’unica condotta persecutoria. Esplosa infine in un’azione cruenta di qualche tempo fa: l’uccisione del cane boxer, di proprietà dell’amico italiano, ritrovato a Livorno. Il personale veterinario di quell’ASL, dopo l’episodio, era potuto risalire alla proprietà tramite il microchip dell’animale.
Il probabile autore delle minacce e delle lesioni è stato rintracciato dalla Polizia e identificato. V.C., nato in Romania nel 1984, residente a Pisa. È stato trovato con addosso la camicia sporca di sangue e con una taglio ad un dito della mano destra, che sembrava essere recente, già medicato con un cerotto.
Condotto in Questura l’uomo ha assunto un atteggiamento provocatorio e sprezzante dell’attività eseguita, “non mancando, peraltro, di sostenere di essere stato aggredito dalla trans, che aveva rotto spontaneamente il vetro della porta”, dicono gli investigatori, con cui poi lui si era ferito alla mano.
V.C. è stato dichiarato in arresto perché ritenuto responsabile del reato di atti persecutori e, informato il Pubblico Ministero è stato condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida.
