Sciopero e presidio di fronte all’Ufficio Scolastico Territoriale, ieri mattina, indetto dai Cobas scuola contro i testi Invalsi che si sono tenuti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Tra qualche giorno si saprà quanto è stata effettivamente l’adesione delle scuole a questo metodo di valutazione non obbligatorio; oltre allo sciopero a influenzare questo dato c’è anche l’indisponibilità data da molti docenti a non effettuare il test, così come la decisione di molti studenti di non sottoporvisi.
A Pisa le prove sono saltate nelle classi seconde dell’Itc Pacinotti di Pisa, dove, spiega Andrea Vento, docente e sindacalista, “le tre componenti scolastiche – docenti, studenti e famiglie – unite e consapevoli dell’effetto negativo prodotto dalla possibile introduzione di questi inidonei strumenti di valutazione, sia del livello di apprendimento degli studenti che dell’efficacia dell’insegnamento dei docenti, hanno respinto in modo netto e inequivocabile questa strategia”.
In mattinata una delegazione di studenti e docenti è stata ricevuta dal dirigente vicario Enrico Pezzini, che ha raccolto le istanze e i documenti elaborati. Di seguito, la riflessione degli studenti del collettivo Officina – Unione degli Studenti di Pisa.
Non è possibile giustificare come una capacità da “settimana enigmistica” possa essere più utile allo studente-cittadino rispetto ad una articolata capacità di analisi critica e sintesi. Appare così evidente la più totale subordinazione dei saperi al mercato: gli studenti sono “risorse”, capitale umano” da sviluppare e fruttare nel minor tempo possibile, ottimizzando i tempi: ecco, quindi, la necessità di una “valutazione matematica” immediata secondo parametri standardizzati, così che il grado di preparazione sia subito spendibile nel mondo del lavoro.
Noi non accettiamo questo modello di valutazione e anzi rivendichiamo una valutazione che sia narrativa, che sappia mettere al centro del dibattito, condiviso a tutte le componenti, la collaborazione fra di esse, per un miglioramento effettivo nel percorso formativo, valutativo e autovalutativo di ciascuno studente. Ci faremo promotori di questo dibattito sulla questione della valutazione anche a livello pisano, provando a coinvolgere tutti coloro che vivono la scuola insieme a noi studenti e studentesse, per un nuovo modello di valutazione che possa finalmente riconoscere al soggetto-studente tutte le qualità e le riflessioni e i miglioramenti durante il proprio percorso scolastico. Chiediamo al viceprovveditore e al provveditorato tutto di inoltrare al MIUR questo documento, affinché le nostre rivendicazioni siano chiare anche al ministero. Officina -Unione degli Studenti Pisa