Prorogata fino al 17 giugno l’Opa volontaria di Corporación America sulle azioni di SAT. A renderlo noto la stessa holding che in una nota ha spiegato che “il corrispettivo dell’offerta, pari a 14,22 euro per ciascuna azione portata in adesione all’offerta, sarà pagato agli aderenti in data 24 giugno 2014. Ricorrendone i presupposti, ai sensi dell’articolo 40-bis del Regolamento Emittenti, entro il giorno di borsa aperta successivo alla data di pagamento, il periodo di adesione potrà essere riaperto per cinque giorni di borsa aperta e, precisamente per le sedute del 25, 26, 27 e 30 giugno 2014 e 1 luglio 2014. In tale ipotesi, il corrispettivo delle azioni portate in adesione durante la riapertura dei termini sarà pagato in data 8 luglio 2014”.
Mentre per oggi è attesa la sentenza del Tribunale di Firenze che dovrà esprimersi sula richiesta di sequestro dellle azioni di SAT della Regione (decisa a vendere l’11, % mantenendo il 5%, pari alla sua parteipazione in ADF) avanzata dal sindaco Marco Filippeschi, si è aperto un altro fronte di contenzioso. Dopo la decisione di venerdì della Camera di Commercio di Firenze di aderire all’OPA volontaria vendendo l’1,42% delle quote, Filippeschi ha inviato alla stessa una diffida nella sua veste di presidente del Patto di sindacato dei soci pubblici di Sat.
Il Patto, spiega il sindaco nella diffida, «ha acquisito e fatto proprio il parere reso il 17 aprile 2014 alla Sat dallo studio legale Norton Rose Fulbright, secondo il quale il diritto di recesso previsto ex art. 123 terzo comma del Testo unico della finanza, non è applicabile al caso in cui il socio paciscente intenda aderire a un’Opa volontaria, come quella promossa da Corporacion America Italia s.r.l».
Secondo Filippeschi la vendita della azioni comporterebbe per il socio inadempiente, la Camera di Commercio di Firenze in questo caso, “la penale prevista all’art. 9 del Patto, che il presidente dovrebbe irrogare nella misura pari al 10% del valore complessivo delle azioni sindacate dall’ente, calcolato sulla base del valore del titolo quotato in borsa alla data del verificarsi dell’inadempienza”. E ricorda che “l’eventuale alienazione per intero della partecipazione detenuta dall’ente in Sat integrerebbe gli estremi di una violazione dello Statuto dell’emittente, nella parte in cui stabilisce una percentuale minima (pari al 20% del capitale sociale) che tutti i soci pubblici, Camere di commercio comprese, devono garantire, dovendo a ciò concorrere ciascuno in misura proporzionale alle azioni sindacate”.
“Purtroppo non è il primo segno non amichevole che viene dato al Patto. Ricordo – ha commentato il sindaco di Pisa – che AdF ha annunciato la vendita delle sue azioni Sat, il 2 per cento, a Corporacion America Italia, che è anche il privato dominante nella società che gestisce l’Aeroporto Vespucci, il 29 aprile scorso, appena il giorno dopo che il consiglio di amministrazione di Sat aveva dato la sua prima valutazione negativa sull’Offerta”.