La Costituzione e l’attuazione dei suoi valori e quelli della Resistenza. A questo si ispira Radio Cora, portale di informazione (online da ieri quando è stata presentato ieri a Firenze), e radio web (che inizierà le trasmissioni a settembre). A sostenerla l’Anpi di Firenze.
Radio CORA – acronimo di Commissione Radio – fu un’emittente clandestina, approntata e gestita da membri del Partito d’Azione fiorentino, che dal gennaio al giugno 1944 mantenne i contatti con la Resistenza toscana e i comandi alleati.
La nuova Radio Cora avrà come riferimento fondamentale della sua attività la Carta Costituzionale, perché, la sua applicazione concreta rappresenta ancora oggi il presupposto per una rinascita – economica, morale, etica, civile, sociale e culturale, dell’Italia. La Radio Cora che è nata ieri sarà prima di tutto quindi un’operazione culturale, indirizzata a (ri)creare un immaginario condiviso e popolare che abbia al centro i valori della Resistenza e della Costituzione.
L’obiettivo è ambizioso: affermarsi come uno dei punti di riferimento del dibattito mediatico in Italia (e non solo), a partire dai principi insiti nella nostra Carta Costituzionale, e dunque ‘filtrando’ l’analisi ed il racconto della realtà, in funzione della promozione e dell’affermazione di tali principi.
A parlare di Radio Cora come di un’esperienza di informazione diffusa, condivisa, prodotta liberamente ed autonomamente è Paolo Ciampi, presidente dell’Associazione Stampa Toscana. Che cita Alexis de Tocqueville: “La democrazia è il potere di un popolo informato”.
La “missione” di Radio Cora è quella di essere la voce della nostra legge fondamentale che “risulta drammaticamente espunta dal dibattito mediatico. Quasi non fosse il principio del nostro ordinamento, quanto piuttosto un orpello ingombrante da cui tenersi alla larga, se non addirittura un residuo fastidioso che non merita menzione”.
Per farlo sceglie anche nell’immagine, nella grafica, un linguaggio pulito, semplice e chiaro. Come quello della lingua in cui è scritta la Costituzione. Una vocazione popolare, ma allo stesso tempo curata, così come ‘popolare e formale’ è il messaggio della Carta Costituzionale.
“Nell’epoca della sovrabbondanza, radiocora.it punterà piuttosto sulla qualità e sull’appropriatezza”.
La strada individuata per intraprendere questa strada è quella del principio di indipendenza. Per renderlo concreto Radio Cora si finanzierà attraverso il contributo degli ascoltatori ed utenti del portale che saranno chiamati a sottoscrivere un abbonamento di almeno 10 euro l’anno.
Così come l’indipendenza delle fonti sarà perseguita attraverso la creazione di una ‘rete’ di
referenti territoriali in grado di offrire un racconto diverso e più autentico della realtà locale.
Foto da radiocora.it / ph. Jens Mirannalti, Liliana Benvenuti
Per diventare amico/a di Radio Cora e contribuire al progetto basta versare almeno 10 euro sul conto aperto a nome dell’Associazione Radio Cora, presso Banca Etica, IT49 Y050 1802 8000 0000 0173 825 causale ‘tesseramento 2014’.
Domenico Guarino – direttore responsabile
Chiara Brilli – vice direttore
Jens Mirannalti – art director
Elena Guidieri – capo redattore
Ciao Domenico, sono interessato come Presidente dell’Associazione Articolo 53 nata per battersi per l’applicazione della Costituzione, ad un incontro per sapere, se è possibile trasmettere/informare con le parole dei Costituenti il significato dell’articolo 53 e come questo venne destinato a garantire, in modo strutturale, i diritti sociali ed un sviluppo economico rispettoso dell’ambiente e per la valorizzazione dei beni sia artistici che monumentali in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, il tutto finalizzato a scopi sociali ( art. 41 Cost.).
Con speranza di una tua risposta, ti porgo cordiali saluti e buon lavoro.
Grazie.
Roberto