Tornano al Museo di San Matteo, dopo oltre 10 anni di assenza, i dipinti recuperati. In attesa che trovino la loro collocazione definitiva nel percorso del Museo, e in particolare le opere di ambito fiammingo previste nella sala dedicata a questa scuola con gli opportuni confronti con l’ambiente toscano, è stata allestita nel laboratorio interno al Museo un’esposizione dedicata.
Le tavole sono sottoposte ad attenta verifica diagnostica da parte dello staff dei restauratori disponibili a fornire informazioni e curiosità ai visitatori. E’ quindi possibile ammirare il capolavoro attribuito a Quentin Metsys, databile al 1520, unica opera realizzata dall’artista su fondo oro; e la tavola centinata con San Benedetto e Santa Scolastica di Giovan Antonio Bazzi detto il Sodoma proveniente dalla chiesa di San Bernardo che viene a completare l’attestazione di questo importante artista nel Museo, già presente con la Sacra Conversazione dalla chiesa di Santa Maria della Spina.