Le Fiamme Gialle presentano i dati relativi ai primi 5 mesi dell’anno. In Provincia di Pisa irregolarità in aumento rispetto al 2013

In occasione del 240esimo anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza il comando provinciale pisano ha stilato un bilancio delle attività svolte nei primi 5 mesi del 2014. Le Fiamme Gialle rendono pubblici dati che evidenziano le irregolarità diffuse che interessano il nostro territorio, uno su tutti quello relativo all’evasione fiscale. Da gennaio a maggio di quest’anno i militari hanno scoperto redditi sottratti al fisco per 34,5 milioni di euro, oltre a 7 milioni di IVA dovuta e non versata. Sono stati inoltre sequestrati beni per 2,4 milioni di euro.

Irregolarità scoperte grazie ad oltre 200 controlli effettuati sulle dichiarazioni dei redditi e a più di 1000 verifiche relative al rilascio di scontrini e ricevute fiscali. I finanzieri fanno sapere che rispetto a questo tipo di evasione i numeri sono in aumento a parità di controlli, con un tasso di irregolarità pari al 25,08%. Anche nel 2013, che si era concluso con oltre 240 milioni di euro di imponibili non dichiarati nonché 22 milioni di euro di IVA dovuta e non versata, questo dato era in crescita, con un tasso complessivo del 32,83%.

Oltre all’evasione di grandi dimensioni e a quella diffusa le verifiche puntano all’economia sommersa e al lavoro nero e irregolare. Secondo le Fiamme Gialle continua la tendenza alla riduzione dei casi di sfruttamento di lavoro “al nero”, spiegabile per effetto della maxi-sanzione da 1.500 a 12.000 euro prevista per ogni dipendente assunto senza la preventiva comunicazione al Centro per l’Impiego; aumentano invece le situazioni di irregolarità per la corresponsione di straordinari “fuori busta” o di false indennità di trasferta o ancora di compensi in natura alla manodopera dipendente.