Parte con un esposto in Procura, prosegue con una diffida alla Società della Salute pisana e ai sindaci dei comuni che ne fanno parte, e con una segnalazione al Difensore civico regionale e al Garante dei disabili di Pisa la battaglia del Movimento 5 Stella di Pisa per assicurare il trasporto gratuito scolastico ai bambini disabili in condizione di gravità.
All’origine, spiegano Gianfranco Mannini e Valeria Antoni, la segnalazione di alcuni genitori di iscritti alle scuole dell’obbligo allo sportello SOS del Movimento, “che hanno messo in luce come nell’area pisana venga chiesta una compartecipazione alle spese per il trasporto di alunni portatori di disabilità grave”. Una compartecipazione che secondo Mannini “va contro le leggi che disciplinano il servizio per gli utenti disabili”.
Punto di riferimento in materia spiega, “è la Legge Quadro 104/92, che riprende e sviluppa quanto già disposto dall’articolo 28 della legge 118/71 e che prevede nell’ambito dei diritti dei disabili, quello a frequentare la scuola dell’obbligo e i corsi di formazione professionale finanziati dallo Stato, il trasporto gratuito dalla propria abitazione alla scuola, o al corso, e viceversa”.
“Illegittima quindi – dicono i consiglieri 5 Stelle – la richiesta di compartecipazione alle spese”. Tanto che nel consiglio comunale del 19 giugno quando si votava la variazione di bilancio, il Movimento 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno in cui si dava mandato alla Giunta di adempiere all’obbligo di finanziare il trasporto scolastico degli alunni disabili, in quanto “servizio essenziale per garantire e pari opportunità”.
“Incomprensibilmente – commenta il consigliere Gianfranco Mannini – i consiglieri di maggioranza presenti, esclusa Simonetta Ghezzani (capogruppo di SEL), hanno votato contro, omettendo di compiere un atto dovuto”.
Il Comune di Pisa e la Società della Salute, sottolineano, adottano una compartecipazione andando controcorrente rispetto a quanto accade nei principali comuni della Toscana e di Italia che coerentemente a quanto stabilito dalla legge assicurano il servizio in modo gratuito, così come stabilito anche dall’Anci nazionale e regionale”.
L’articolo 28 della legge 118/71 parla di servizio a carico dei patronati scolastici o dei consorzi dei patronati scolastici o degli enti gestori dei corsi. Ma la legge quadro 104/92 non sembra disporre la gratuità del servizio. Recita l’articolo 26 al comma 2: “I comuni assicurano, nell’ambito delle proprie ordinarie risorse di bilancio, modalità di trasporto individuali per le persone handicappate non in grado di servirsi dei mezzi pubblici”.
L’assessore al sociale di Pisa, e presidente della Società della Salute Sandra Capuzzi spiega che la compartecipazione alla spesa è stata stabilita da un regolamento della SdS approvato dai consigli comunali allora in carica.”
“A contribuire – prosegue – sono le famiglie con un reddito ISEE superiore ai 30 mila euro. L’introito annuo che deriva alla SdS pisana da questi contributi è di circa 350 euro. Un contributo quasi simbolico, ma che siamo disponibili a rivalutare e rivedere”.
Ad essere contestato dal Movimento 5 Stelle è anche il calcolo in base all’ISEE familiare e non a quello dell’individuo disabile: “Il richiamo – dice Mannini – è alla legge regionale n. 41 del 2005 che norma i servizi agevolati fra cui non rientra il trasporto scolastico”.
Con la diffida e la segnalazione il gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle chiede che si intervenga per “porre fine ad un atto discriminatorio nei confronti degli alunni” e “diffida formalmente il Presidente della Società della Salute e i sindaci dei comuni che ne fanno parte a dare immediate disposizioni perché sia posto fine all’illegittima compartecipazione”.
Con l’esposto si chiede invece alla Procura di verificare se, nel votare in modo contrario a un ordine del giorno pensato per “per rimediare alla violazione dei diritti degli alunni disabili, ci siano comportamenti penalmente perseguibili da parte della Società della Salute, della Giunta e dei consiglieri della maggioranza”.
In attesa di risposta il Movimento 5 Stelle sta preparando, ha spiegato la dottoressa Maria Barone una richiesta ai giudici “affinché venga riconosciuto il diritto dei disabili al trasporto gratuito da scuola a casa ed eventualmente un risarcimento del danno”.
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