“Stiamo lavorando al piano della fusione dei due scali e speriamo di presentarlo a ottobre per poi completare il ciclo formale-istituzionale entro l’anno. Il problema su Pisa ora è più dei pisani che nostro”. Con queste parole Roberto Naldi, presidente di Corporación America Italia ha risposto ad alcune domande dei giornalisti dopo essere stato ascoltato in una seduta della commissione regionale che si occupa delle infrastrutture, annunciando i prossimi passi verso la fusione.
“Porteremo avanti il nostro piano e lo condivideremo con tutti i soci, in primis con i pisani – ha detto ancora Naldi – poi starà a loro approvare l’ipotesi di fusione. Se la fusione non passerà, la holding c’è già, una holding privata”
Naldi ha poi tentato di rassicurare rispetto alle intenzioni di sviluppo del sistema aeroportuale toscano, dicendo che “C’è un unico soggetto che coordinerà e darà un indirizzo a tutte e due le società aeroportuali ma che non metterà mai in concorrenza i due scali”.
Se rimarranno due società, ha aggiunto, “resteranno quotate entrambe e se invece ci sarà la fusione sarà quella ad essere quotata”. In questo quadro anche le nomine per il nuovo CdA perdono peso: “Le liste per il rinnovo del Cda di Sat sono temporanee perchè se ci sarà la fusione ci sarà un nuovo statuto e un nuovo Consiglio di amministrazione”, ha detto Naldi.
Quanto alla pista di Peretola ha dichiarato: “Non credo sia realistico pensare la nuova pista di Firenze prima di tre anni e mezzo quattro, considerando anche che per realizzarla servono venti mesi. Non è irrealistico pensare di averla per la fine del 2017”. E rispetto alla lunghezza della pista, ne ha minimizzato la portata strategica commentando solo che “tra 2 km o 2,4 km cambia la questione del rumore che sarà minore con la pista più lunga”, e demandando ad Enac la decisione finale.