Una donna di 88 anni, Cesira Antonioli, è stata uccisa dal figlio, Fabrizio Fruzzetti, nato nel 1959 e con problemi di salute mentale, a Ghezzano, frazione del Comune di San Giuliano Terme.
L’omicidio è accaduto in via Puccini. Secondo la prima sommaria ricostruzione dell’Ansa il figlio non avrebbe gradito le pietanze preparate per la cena dalla madre e al culmine di una lite l’avrebbe uccisa con un coltello da cucina. Avrebbe poi dormito in casa insieme al cadavere e chiamato i carabinieri stamattina.
Sul posto, oltre ai Carabinieri e agli abitanti della zona, anche il nipote della vittima, Nicola Ruberti, il quale ha spiegato ai cronisti che “il fatto è successo ieri sera ma Fruzzetti ha chiamato solo stamattina i Carabinieri, aprendo lui stesso la porta ai militari”.
Ivana e il marito questa mattina erano ancora in caserma con l’avvocato Francesco Verdianelli. “I Carabinieri dicono che abbia usato un coltello, ma ancora non si sa di preciso”, dice ancora il nipote della vittima.
Fabrizio Fruzzetti era caduto recentemente procurandosi una frattura alla vertebra; il nipote e la figlia della vittima passavano infatti più volte al giorno per vedere come stava. Lo stesso è accaduto anche ieri sera, quando sono passati per portargli il cibo e sono andati via alle 19.
Fruzzetti era seguito costantemente dal Centro di Igiene Mentale dal 1990, ma da diversi anni, stando alle parole del nipote, non presentava particolari problemi. “Era un po’ disturbato negli ultimi giorni a causa della rottura della vertebra – afferma Ruberti – era un appassionato di bici e ha dovuto smettere. In passato c’erano stati litigi con la madre ma niente di grave”.
(Notizia in aggiornamento)