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Se l’edicola storica non vende (quasi) più i giornali

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Leonardo Geri nel 2008

Cambia gestione una delle edicole storiche in città, quella posta in Corso Italia accanto alle Logge di Banchi. Leonardo Geri, proprietario del chiosco insieme alla sua socia Cristina Meosu, ha affittato l’attività ad un cittadino bengalese a causa di problemi di salute. Che evidentemente non punta molto sulla stampa, visto che in vendita ci sono soprattutto souvenir e articoli per turisti.
La nuova gestione è obbligata per regolamento a vendere giornali e riviste, ma evidentemente l’idea è di sfruttare al massimo la posizione favorevole dal punto di vista del flusso di visitatori e approfittare delle aperture concesse dai decreti Salva Italia e Cresci Italia, varati tra 2011 e 2012 dal governo Monti, che danno la possibilità agli edicolanti di arrotondare con altri articoli che niente hanno a che vedere con i giornali.

L’edicola 8, così è indicato storicamente il punto vendita all’incrocio tra Corso Italia e via Toselli – la numerazione seguiva il giro che faceva il distributore – è uno dei chioschi più vecchi in città. Quando venne aperta per la prima volta, nei primi anni del secondo dopoguerra, si trovava dalla parte opposta rispetto alla posizione attuale, sempre adiacente alle Logge ma vicino alle scale che portano ai bagni pubblici.

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Pubblicato il: 3 settembre 2014

Argomenti: Cronaca, Pisa

Visto da: 2446 persone

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4 risposte a: Se l’edicola storica non vende (quasi) più i giornali

  1. avatar memedesimo scrive:

    Capisco il dispiacere dei vecchi proprietari che dopo anni di lavoro lasciano la loro edicola e la vedono completamente cambiata dalla nuova gestione….ma perchè accusare pubblicamente un bengalese che si da fare lavorando onestamente? lo dite voi stessi che rispetta la legge,quindi non vedo il problema…secondo me queste osservazioni sono chiacchiere da bar,ed è giusto che ci siano,ma non mi sembra il caso di scrivere un articolo,specie su un giornale che comunque ha una certa credibilità….
    Saluti.

    • avatar Redazione scrive:

      Gentile lettore, non abbiamo accusato nessuno! Abbiamo solo constatato che la nuova gestione ha fatto delle scelte commerciali diverse, senza nessun giudizio di valore. Un certo dispiacere lo proviamo in generale nell’assistere al declino della carta stampata, che certamente non ha nulla a che fare né con l’edicola in questione, né con l’onesto lavoratore straniero. Ci dispiace se il nostro articolo è stato percepito come commento negativo, non era nostra intenzione. Abbiamo solo preso atto dei “tempi che cambiano” e del fatto che i souvenir battono i giornali.
      Grazie e buona lettura

      • avatar memedesimo scrive:

        Grazie della risposta. In realtà ho trovato poco piacevoli le espressioni “sfruttare” “approfittare” da me interpretati come a sottolineare qualcosa che è contro la legge..in un certo senso è grazie a lui se questa edicola (anche se con delle aggiunte) continua ad esistere. E poi non è la prima edicola che è stata affittata a Pisa (quella di Piazza Manin e via S. Maria sono solo due esempi),come mai nessun articolo per quelle??P.s. La crisi della carta stampata non si ha per colpa degli edicolanti che vendono altro,ma della gente che non compra più giornali e riviste, e di editori che hanno usato e usano il mezzo di informazione come pubblicità politica e personale.

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