A Pisa torna col nome originario: la Festa de L’Unità. Sei giorni di dibattiti dedicati a temi internazionali, nazionali e locali, ma anche alla socialità, allo sport e al cibo anche a filiera corta.

“FestUnità” del PD di Pisa, recitano i manifesti e #ilcoraggiodelleriforme è l’hashtag lanciato per la festa che sarà ospitata alla Stazione Leopolda. Un luogo, ha sottolineato il segretario comunale Andrea Ferrante, “che rappresenta la ricchezza culturale e associativa di Pisa. E il PD vuole essere un partito che si lega e che rappresenta questo tessuto associativo”.

A dettare almeno in parte i temi della Festa de L’Unità pisana quella che Ferrante ha definito “l’importante stagione di riforme che sta attraversando il paese” e in cui il PD è protagonista di primissimo piano.

Scuola dunque, per parlare anche dell’importanza della formazione per la ripresa del paese, anche economica, di cui si parlerà sabato 13 settembre con Cesare Damiano, presidente Commissione Lavoro della Camera e Maria Chiara Carrozza. Ma anche del ruolo dell’Europa nei conflitti in atto, della ripresa dello sviluppo con Stefano Fassina, Andrea Di Benedetto, Giuliana Gatti e il sindaco Marco Filippeschi.

La Festa de L’Unità di Pisa sarà anche l’occasione, a 30 anni dalla morte di Enrico Berlinguer di parlare della sua eredità (venerdì 12 settembre con Paolo Fontanelli e Federico Gelli) e per fare il punto, lunedì 15 settembre, su “Quale PD, quale sinistra, quale centro sinistra?” con Pippo Civati e Paolo Fontanelli (ore 18) e Pierluigi Bersani (ore 21.30).

Spazio anche ai temi locali, dalle mura alla sfida dell’area vasta, così come alla comunicazione politiche e ai cortometraggi. Ad essere proiettati saranno cortometraggi delle edizioni degli anni passati di Universo Corto, rassegne internazionae di cortometraggi.

Nello spazio bar troveranno posto i Giovani Democratici, “perché – spiegano – la politica non si esaurisce nei dibattiti”.

Come da tradizione che si rispetti, anche a Pisa la Festa de L’Unità avrà i suoi molteplici punti ristoro. E poiché la festa, come gli organizzatori ci tengono a sottolineare, è stata pensata anche coinvolgendo le realtà del quartiere, a contribuire alla “sezione cibo” saranno anche alcuni ristoratori della zona. Sulla terrazza, prima della cena ci sarà spazio anche per gli aperitivi (dalle 18.30 alle 19.30), mentre il punto ristoro sarà a filiera corta, con piatti della tradizione culinaria pisana preparati con ingredienti dei produttori della Bottega della Leopolda.

Circa un centinaio i volontari che saranno impiegati nei giorni precedenti e in quelli della festa. Festa la cui realizzazione è stata possibile grazie a sottoscrizioni individuali di membri e iscritti al partito e grazie a sponsor privati.