Il 14enne si era iscritto al Liceo Musicale di Pisa, ma era stato escluso dopo il test d’ingresso. Il Tribunale ha riconosciuto la discriminazione obbligando la scuola a includerlo. M5S: “Una sentenza storica”
C’è voluta una sentenza di tribunale per garantire a un ragazzo di 14 anni, affetto da autismo, il diritto all’istruzione.
Tutto comincia con l’iscrizione del quattordicenne al Liceo Musicale di Pisa e con un test di ingresso, predisposto per lui dall’insegnante di sostegno. Un test che il ragazzo non supera e che determina la sua esclusione dalla scuola.
Ma la legge, in caso di disabilità superiore all’80% non prevede la possibilità di una “prova d’esame” solo per eventuali verifiche di apprendimento e non come prova pre-selettiva.
Così dopo l’esclusione la famiglia si è rivolta allo sportello di aiuto del Movimento 5 Stelle, e la vicenda è approdata in tribunale.
La sentenza del Tribunale di Pisa ha stabilito che il comportamento costituisce un atto discriminatorio e ha condannato la scuola e il Ministero dell’istruzione disponendo “la cessazione della condotta discriminatoria” e l’obbligo di “consentire l’immediata iscrizione” alla scuola del ragazzo.
Quella del Tribunale di Pisa, sottolineano Valeria Antoni e Gianfranco Mannini, consiglieri comunali 5 Stelle “è la prima sentenza in Italia di questo genere che si rifà alla legge n.67 del 2006, che tutela le persone portatrici di disabilità vittima di discriminazioni”. E il diritto alla scuola per chi è portatore di handicap è garantito per tutti gli ordini e gradi, dall’asilo fino all’Università.
C’è dunque voluto un tribunale per riconoscere un diritto che per il quattordicenne rappresenta anche un momento di integrazione e di espressione. La scelta del liceo musicale non è infatti stata casuale, ma fatta per rispondere alle sue naturali inclinazioni.
Per la musica infatti, così come sottolineato anche dal neuropsichiatria infantile della Asl che lo segue, “A. mostra interesse” e con essa “riesce ad integrarsi e ad esprimersi”.
f.p.