Una colonna di fumo sopra Coltano e l’immediato intervento delle forze dell’ordine: arrestate due persone che stavano bruciando 200 kg di fili elettrici
È accaduto questa notte verso le 2, quando un equipaggio del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri ha notato un forte bagliore da un cavalcavia che sovrasta il campo rom di Coltano.
Sono subito intervenute altre pattuglie che hanno circondato l’area e bloccato due persone sorprese a incendiare alcune matasse di fili elettrici in rame, per 200 kg complessivi, su una catasta di pneumatici. Sul posto sono subito intervenuti anche i Vigili del Fuoco di Pisa, per spegnere l’incendio pericolosamente appiccato a ridosso della vicina pineta e delle abitazioni.
“Un fenomeno – affermano i Carabinieri – quello degli incendi nei campi rom, molto diffuso anche nel territorio di Pisa, poiché i dimoranti, o per sbarazzarsi dei rifiuti, o per ricavare ferro e rame, appiccano incendi con il rischio di propagare le fiamme ai boschi circostanti o alle abitazioni, ma soprattutto propagando nell’ambiente fumi tossici che poi ricadono nei campi e sui centri abitati mettendo a rischio la salute della popolazione”.
Le due persone trovate a dar fuoco i fili elettrici sono state arrestate con l’accusa di combustione illecita di rifiuti, e risultano avere precedenti per reati contro il patrimonio.
Il reato è stato introdotto di recente nel quadro normativo emanato dal Governo per arginare gli incendi in Campania, nella cosiddetta area della “terra dei fuochi”. Si tratta di una normativa speciale in materia di tutela ambientale che consente l’arresto in flagranza di reato.
Dopo l’intervento, il materiale è stato sequestrato, mentre i due, su disposizione del P.M. di turno, sono stati rimessi in libertà.
Credevano che l’oscurità li potesse favorire in modo da sfuggire all’eventuale controllo delle FF.OO.,