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Porta a porta in città, cassonetti interrati per il centro storico

differenziata

La giunta ha deliberato l’estensione della raccolta domiciliare, che partirà in autunno con la zona est della città. In centro storico il piano prevede i cassonetti interrati, di non facile attuazione

Estensione della raccolta differenziata con il Porta a Porta in tutta la città, a eccezione del centro storico e di Marina di Pisa. Il via libera è arrivato dalla giunta la scorsa settimana, che ha deciso di affidare a Geofor l’attuazione del progetto e di arrivare così, entro il 2016, al raggiungimento del famigerato 65% di differenziata previsto dalla Regione. Un obbiettivo che si attende da tempo visto che Pisa a stento raggiunge il 40%.

Nella delibera si afferma quello che il precedente assessore all’ambiente Federico Eligi ha sempre negato, ovvero che “il sistema di raccolta domiciliare contribuisce decisamente al raggiungimento degli obbiettivi della differenziata”. L’attuale assessore Salvatore Sanzo cambia quindi direzione e apre al Porta a Porta per la città – tranne appunto il centro storico che verrà servito con cassonetti interrati – e per le frazioni di Tirrenia e Calambrone.

Per il centro storico verranno installate delle isole ecologiche interrate attraverso un progetto cofinanziato dalla Regione Toscana tramite l’ATO Costa e che già dal 2011 giace nei cassetti comunali. Un progetto non facile – scavare a Pisa equivale a ritrovamenti archeologici sicuri – e di cui non si conoscono ancora i dettagli.

Il cronoprogramma prevede l’avvio del Porta a Porta dalla zona est della città, quindi Riglione, Oratoio, Putignano e le aree confinanti con Cascina, anche per rispondere alla migrazione di rifiuti che su questa zona è ancora presente, essendo ormai Cascina totalmente servita con la raccolta domiciliare. E anche per dare continuità ad un servizio già avviato su Ospedaletto e la zona industriale, cominciato nella primavera di quest’anno.

Paolo Marconcini, presidente di Geofor, spiega poi che l’allargamento del Porta a Porta proseguirà in 7 tappe, una per ogni zona della città più un’ottava che sarà appunto quella di Tirrenia e Calambrone, “per arrivare alla piena attuazione entro la fine del 2015”.

“Abbiamo preso l’impegno di procedere celermente – afferma Marconcini – per questo abbiamo già aperto le procedure di gara per i contenitori e i sacchetti che andranno alle utenze. Entro la fine dell’anno apriremo inoltre un’altra gara per il servizio, dato che Geofor gestirà in proprio il 30% del progetto, mentre il restante verrà esternalizzato”. Una scelta quest’ultima, dice Marconcini, “dettata dal fatto che siamo in regime di proroga e attendiamo, come tutti i gestori, il passaggio a RetiAmbiente. E proprio in attesa di questo passaggio intendiamo lasciare un’azienda snella e non procedere ad assunzioni dirette che non potremmo garantire a lungo termine”.

Se ci saranno quindi nuovi posti di lavoro grazie all’ampliamento della differenziata, saranno però in subappalto e a tempo determinato. L’impegno di spesa complessivo per Pisa è di circa 3 milioni di euro, mentre per i cassonetti interrati la spesa prevista, cofinanziata dalla Regione, è di circa 2,5 milioni di euro di cui 1,4 a carico del Comune.

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Pubblicato il: 1 ottobre 2014

Argomenti: Ambiente, Pisa, Politica

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