Cinquantamila euro aggiuntivi per il fondo destinato all’emergenza abitativa, che per il 2014 passa da 390mila a 440mila euro. Questo quanto deciso da Palazzo Gambacorti, che ha apportato una variazione al bilancio approvata martedì 30 settembre in Consiglio comunale. Si tratta del primo incremento da quando il fondo è stato istituito per assicurare sostegno immediato alle famiglie a rischio sfratto. “Era una misura assolutamente necessaria dato che avevamo sostanzialmente già esaurito le risorse e nei prossimi mesi avremo a che fare con una trentina di sfratti esecutivi: anche a Pisa, infatti, l’emergenza è reale e acuta” sintetizza l’Assessore comunale alla casa Ylenia Zambito.
A gestire il fondo per l’emergenza abitativa è la Società della Salute. «Dati alla mano nei primi sette mesi del 2014 abbiamo effettuato quasi lo stesso numero e tipologia d’interventi fatti in tutti i dodici mesi del 2013 – spiega il direttore della Società della Salute Giuseppe Cecchi – i depositi cauzionali, ossia le somme versata al proprietario dell’alloggio al momento di sottoscrivere il contratto e su cui quest’ultimo potrà rivalersi in caso di danni, pagati dalla SdS, infatti, da gennaio al fine luglio sono stati 25, due in più di quelli coperti nel 2013″. Ad aumentare sono state anche le cosiddette albergazioni d’emergenza, “13 contro le 7 di tutti i dodici mesi dell’anno scorso, mentre i contributi all’affitto per prevenire lo sfratto di famiglie con particolari e immediate situazioni di difficoltà sono stati 116 fra gennaio e luglio di quest’anno e 155 in tutto il 2013″.
A testimonianza della gravità della situazione anche il dato relativo agli sfratti per morosità, che sul territorio provinciale nei primi sei mesi del 2014 sono stati 266, un numero cinque volte superiore ai 54 provvedimenti effettuati nello stesso periodo del 2013. 80 di questi, contro i 25 dello scorso anno, hanno interessato il Comune di Pisa. In aumento anche le cause di sfratto per morosità, 375 in tutta la provincia contro le 253 del 2013.
Andrebbero tassate di più le case sfitte e costruiti nuovi alloggi popolari