Passa il Job Acts in Senato questa notte all’una dopo momenti tesi in aula e la fiducia posta da Matteo Renzi. Si anticipa così la mobilitazione dei lavoratori aderenti alla Cgil, già pronti a scendere in piazza il prossimo 25 ottobre per la manifestazione nazionale che si terrà a Roma.
Oggi infatti saranno molti i lavoratori a scioperare un’ora a fine turno per protesta contro questa riforma. A Pisa le prime forme di dissenso arrivano dai delegati RSU/RLS dei ferrovieri e RSA degli appalti FS di Pisa, che esprimono ferma opposizione alla politica del Governo sul lavoro.
“Una politica – affermano – che punta con il Jobs Act a smantellare lo Statuto dei Lavoratori, liberalizzare i licenziamenti ingiustificati e rendere così i lavoratori più ricattabili. La scelta di metodo di porre la fiducia sulla delega – aggiungono – esprime con evidente arroganza la volontà di evitare qualsiasi confronto con i lavoratori”.
“Occorre opporsi a questa politica – concludono – e per questo appoggiamo, sosteniamo e promuoviamo la manifestazione della CGIL del 25 ottobre a Roma”.
A scioperare a fine turno saranno invece i lavoratori della MPT, un’azienda di Calcinaia con un centinaio di addetti, che fa parte dell’indotto Piaggio e che si occupa di stampe in plastica. Anche alla Revet, l’azienda partecipata per la raccolta e selezione dei rifiuti dove lavorano circa 130 persone.
“In queste ore il Governo Renzi sta dando una preoccupante accelerata – scrivono le Rsu di Revet – affinché il Parlamento approvi i provvedimenti che minano ai diritti fondamentali dei lavoratori quali la modifica dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori, la possibilità di demansionare e di controllare i lavoratori. Ci vogliono far tornare indietro di 50 anni!”
Inoltre, concludono, “il provvedimento sul TFR in busta paga è del tutto strumentale, primo perché non ci regala niente in quanto sono soldi nostri e poi perché è evidente che serve allo Stato a fare cassa con le tasse che ci dovremo pagare”.