Pronto a fronteggiare eventuali casi di ebola. Così l’azienda ospedaliera pisana rassicura la cittadinanza e respinge le dichiarazioni di Daniele Carbocci rappresentante del Nursind, apparse questa mattina sulla cronaca di Pisa de La Nazione..
Già arrivate, spiega l’AOUP in una nota, una cinquantina di tute impermeabili a copertura integrale e altre stanno sono in arrivo. Sono già state consegnate “100 coppie di sovrastivali e una cinquantina di maschere pieno facciali con filtro FFP3, oltre a 200 confezioni da 2 filtri. Questi dispositivi sono già stati forniti ai reparti di Pronto soccorso e Malattie infettive”.
Una trentina di operatori sanitari, sulle 60 persone individuate, sono già stati formati. “Oggi e nei prossimi giorni – prosegue la nota – se ne formeranno altrettanti, con appositi corsi tenuti da ingegneri specializzati nelle procedure di sicurezza per il personale sanitario”.
La procedura aziendale per fronteggiare eventuali casi di pazienti in cui si sospetta la presenza del virus, è stata già codificata, adottata e trasmessa ai reparti di competenza. In essa si specifica con precisione cosa fare e cosa non fare in caso di arrivo di paziente sospetto.
Inoltre, conclude la nota “la camera di isolamento ubicata nel Pronto soccorso è stata già individuata da tempo e attrezzata”.
Secondo i dati diffusi dall’OMS (organizzazione mondiale della sanità) i casi di pazienti affetti dal virus ebola hanno raggiunto le 8.914 unità e raggiungeranno le 9mila entro la settimana. I decessi sono stati 4.447 e il tasso di mortalità sfiora il 70%, ma la diffusione del virus negli ultimi giorni è più lenta.
È importante ricordare, come riportato anche sul sito del Ministero della Sanità, che non ci sono fino ad oggi casi di malattia da virus Ebola in Italia. Tutti i casi sospetti sono risultati infatti negativi agli esami.