Studenti in presidio ieri pomeriggio davanti a Palazzo Gambacorti, dove in contemporanea si riuniva la giunta comunale. La richiesta è quella di accelerare il passaggio dell’immobile Fossabanda all’Ardsu, che ha manifestato interesse per un uso temporaneo dell’ex convento come residenza per gli studenti.
Di fatto la questione è stata rimandata: la Conferenza Università e Territorio (CUT) che doveva tenersi ieri e affrontare questo tema è saltata, e neanche dalla giunta è uscita una risposta definitiva, stando alla stringatissima nota del Comune inviata a fine riunione: “La Giunta Comunale – si legge infatti – esaminerà le proposte dell’Azienda regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ARDSU) secondo i criteri di valutazione che il Comune è tenuto ad osservare, anche alla luce dell’indirizzo avuto dal Consiglio Comunale”.
Come a dire, quei 90 posti letto dovranno essere economicamente sostenibili per essere dati in locazione al DSU ad una cifra che ancora non è nota, come non è nota la cifra proposta dallo stesso DSU.
Le ipotesi che si possono fare è su quale sia la sostenibilità dei costi complessivi di gestione per l’operazione Fossabanda. Il costo medio a posto letto che l’Ardsu è infatti disposto a spendere va sui 2.500 euro, massimo 3.000 (una cifra che include anche spese di gestione ripartite, come ad esempio il costo del portierato). I posti letto di Fossabanda sono 90, quindi una spesa annuale di gestione, al netto dei lavori di manutenzione straordinaria che occorrono (e che verrebbero scomputati dall’affitto), va tra i 225mila e i 270mila euro.
Il tutto, restando ferma la volontà dell’amministrazione di vendere l’immobile qualora si presentassero compratori e cessare così il rapporto di locazione, ma anche l’ipotesi di affitto a un prezzo calmierato, dato che parliamo di residenze studentesche.
In attesa della delibera di giunta che segnerà l’esito della trattativa su Fossabanda, gli studenti di Sinistra Per e dal Collettivo Universitario Autonomo hanno presidiato Palazzo Gambacorti per tutto il pomeriggio di ieri.
“Nella Conferenza Università Territorio del 4 settembre 2014 – scrive Sinistra Per – l’assessore Serfogli ha ribadito che il 15 ottobre si sarebbe conclusa la trattativa sull’immobile di Santa Croce in Fossabanda, apertasi quasi un anno fa con l’occupazione dello stesso da parte di Sinistra Per… Oggi, 14 ottobre, ancora l’amministrazione comunale non ha dato risposte”.
Gli studenti del Cua hanno invece manifestato ieri mattina con un presidio di fronte a Fossabanda, e nel pomeriggio hanno ribadito la loro posizione davanti al Comune: “Il 24 ottobre usciranno le graduatorie provvisorie della seconda scadenza per la domanda di borsa di studio e alloggio al DSU. Con la precedente graduatoria sono già stati eguagliati i numeri totali dell’anno scorso. Il diritto allo studio non ha pensato a nessuna soluzione per la gravissima e pluriennale carenza di alloggi, e la situazione non potrà che peggiorare”, scrivono.
Puntano poi il dito sui tagli del governo Renzi, che si sono ripercossi sui fondi regionali per il diritto allo studio e che potrebbero mettere a repentaglio la stessa trattativa per Fossabanda: “La Regione Toscana ha tagliato 700mila euro sui fondi al diritto allo studio – affermano – (in linea con le manovre nazionali del governo Renzi che per stanziare gli 80€ ha tagliato 500mln dai fondi regionali). Di questi 700mila il diritto allo studio deve restituire alla Regione 481mila euro di cui 150mila sono già stati pianificati entro dicembre. I tagli si ripartiranno tra derrate alimentari della mensa (90mila euro), servizi monetari (30mila euro) e residenze (30mila euro). Da gennaio dovranno essere recuperati i restanti 330mila euro, razionalizzando le spese delle cooperative esternalizzate e dei lavoratori”.