Prendete una strumentazione tecnica in modesta quantità, aggiungete fondi mai sufficienti, voglia di produrre, fare musica, socialità e di minimizzare l’impatto acustico e le emissioni e avrete Senza Filo Music Contest. Giunto alla sua quinta edizione il festival e contest ideato dal Cantiere Sanbernardo torna a Pisa nella suggestiva cornice della quattrocentesca chiesa sconsacrata di San Bernardo.

Dal 6 al 29 novembre otto i gruppi provenienti da tutta Italia si sfideranno nei quattro giovedì del mese per arrivare alla finale di premiazione sabato 29. Ad inaugurare la gara giovedì 6 novembre saranno i lombardi I am the distance che si scontreranno con i Piaceri proletari da Firenze. Giovedì 13 novembre sarà invece la volta della sfida tra i SuRealistas,  gruppo con provenienza varia tra Buenos Aires, Livorno, Pisa e i livornesi Lo stato Brado; giovedì 20 in gara un originale gruppo di tipo “quasi familiare” da Imperia che abbassa fortemente l’età media: due gemelli, due sorelle e il loro babbo, ovvero La Pentatonica che sfiderà i pisani T.U.A.. Infine giovedì 27 l’ultimo scontro sarà tra il duo pisano La Iena che affronterà gli originali Fuochi di Paglia da San Miniato.

Senza Filo non si esaurisce nella sola gara tra band, ma celebra anche la musica nella sua naturalità primordiale e così, come da tradizione, ogni sera ospita alcuni professionisti della musica che per il festival musicale che strizza l’occhio all’apocalisse presentano in chiave acustica il proprio progetto musicale.

Ospiti di quest’anno i Cazzotto in faccia (Piñon en la jeta) con un insieme di sorprendenti composizioni originali in spagnolo e inglese dal suggestivo titolo Canciones para comprender el sentido de la vida, il progetto solista ed intimista di Giulio Frausin The Sleeping Tree, Bob Corn, i canti galluresi del coro di voci sarde Unda Lu Mari  (giovedì 27) ed infine per la serata finale di sabato  29 novembre i rocker nostrani Francesco Motta e Luciano Turella (Criminal Jokers, Nada).

Musica protagonista anche negli intermezzi con le Apparizioni Musicali: ecco allora il barbuto cantautore Orsorosso e i suoni brasiliani della Fundaçao Internacional de Capoeira Angola Pisa, Armonica-mente e i canti della tradizione del duo vocale Belle di Mai , la sbandata performativo-musicale di Teatro Cantiere e le cornamuse della tradizione scozzese con i The Royal Highland Company Pipes and Drums.

“Una filosofia vincente quella di Senza Filo – ha commentato Dario Danti, assessore alla cultura del Comune di Pisa che patrocina il festival – capace, attraverso i risparmi di impatto acustico ed energetico di liberare modalità espressive nuove”.

“Senza Filo – racconta Hengel Tappa – nasce nel 2010 da un’idea collettiva del Cantiere Sanbernardo, la sfida era di capire se si poteva fare musica e divertirsi insieme a emissioni zero. Si sono analizzate diverse esigenze e necessità basilari che spesso hanno toccato direttamente il lavoro. Come ovviare alla carenza di materiale tecnico, come gestire il riverbero e la distorsione del suono amplificato in un luogo votato all’acustico, come avere un basso impatto acustico sul vicinato, come abbassare i consumi, come riuscire in un momento di crisi economica a stimolare la creatività coinvolgendo a diversi livelli (locale e non) più realtà possibili, come mettere insieme le più disparate competenze e personalità”.

Domande che hanno attirato verso il Cantiere Sanbernardo e il Senza Filo le più disparate realtà, dando vita a una rete di collaborazioni che è via via cresciuta e che anche quest’anno conta nuove presente. Insieme a paginaQ, che da quest’anno entra nella rete dei media partner (e che premierà il vincitore con un cactus!), ad entrare nella famiglia del Senza Filo è il  Museo degli strumenti per il calcolo-HMR che insieme a GAP Record Store (già partner di Senza Filo) darà vita a  “Prima dell’emmepitrè”: cinque appuntamenti di racconto di musica e numeri, strumenti per il calcolo e grammofoni con intervallato parlato e musica d’epoca. Un’occasione da non perdere per vedere alcuni antichi strumenti di calcolo nati ben prima della diffusione dell’elettricità e ascoltare dischi storici riprodotti da un autentico grammofono.

A cominciare dal 6 novembre le porte del cantiere Sanbernardo si apriranno (si comincia alle 20.30 con le Apparizioni musicali) catapultandovi in una  “Discarica spaziale”, tema scelto quest’anno per l’allestimento della scenografia realizzata da un vero e proprio team che sotto la supervisione dell’artista e artigiano Andrea Locci e del writer Ark8, è riuscito a portare avanti un laboratorio artistico aperto a tutti, creatore dell’originale allestimento, ovviamente caratterizzato dal recupero e dal riuso.