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Pisa celebra il 25 novembre. 1036 le donne uccise in Italia

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1036 donne uccise in Italia dal 2005 al 2013. Questo l’impressionante numero, oltretutto in crescita, che parla della violenza sule donne nel nostro paese: oltre il 60% degli assassini sono partner o ex compagni, il 20% sono familiari della vittima.

Dati che il Comune di Pisa e il Consiglio cittadino delle Pari Opportunità hanno deciso di rendere ben evidenti attraverso un totem che sarà esposto a Palazzo Gambacorti.

“Abbiamo pensato che questi numeri potessero parlare più di tante parole – ha sottolineato la presidente del CCPPOO Valeria di Bartolomeo – il dato nazionale fa davvero riflettere anche se reperirlo non è stato facile. Non esiste infatti un sistema unico nazionale di registrazione ed i dati vengono forniti dai singoli centri antiviolenza. Il Nostro Totem vuol testimoniare la nostra partecipazione”.

“ Una partecipazione ampia – ha fatto eco l’assessora Marilù Chiofalo – in una città attenta al tema della violenza sulle donne e nella quale la sensibilità è cresciuta col tempo grazie all’azione delle Associazione e delle Istituzioni”

Una sensibilizzazione che viene perseguita anche attraverso una serie di iniziative pensate in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre.

“La sensibilizzazione – ha detto l’assessora Chiofalo – è una delle chiavi, ma anche la formazione rivolta le operatrici e gli operatori dei centri ai quali ci si può rivolgere per chiedere aiuto così come la definizione di protocolli per accompagnare le donne alla via d’uscita dal tunnel della violenza”.

Il programma fatto di film, interventi teatrali, letture, convegni e di momenti conviviali, è promosso dal Comune di Pisa insieme alla Casa della Donna, al Consigli Cittadino delle Pari Opportunità, all’azienda ospedaliera universitaria al Cug dell’università di Pisa, culminerà martedì 25 novembre con l’alzabandiera delle Donne alle ore 12.00. Alle 17.00 sul Ponte di Mezzo il flash mob HerForShe /LuiPerLei durante il quale saranno gli uomini a leggere i nomi delle donne uccise in questi anni.

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