Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 dicembre al Teatro Verdi di Pisa
ATTENZIONE: La recita di venerdì 12 dicembre, fuori abbonamento, in conseguenza del previsto sciopero generale indetto in data, è spostata a sabato 13 dicembre ore 17.
Chi avesse già acquistato i biglietto in prevendita per il 12 accede alla pomeridiana si sabato con lo stesso titolo. In alternativa può richiedere lo spostamento su una delle altre due recite compatibilmente con i posti disponibili, o chiedere i rimborso in botteghino in orario di biglietteria entro domenica 14 dicembre (domenica il botteghino è aperto dalle ore 16 alle ore 17.15).
Alessandro Preziosi in
DON GIOVANNI
di Molière
traduzione e adattamento Tommaso Mattei
con Nando Paone nel ruolo di Sganarello
regia Alessandro Preziosi
scene Fabien Iliou
costumi Maria Crisolini Malatesta
musiche Andrea Farri
luci Valerio Tiberi
supervisione artistica Alessandro Maggi
una produzione Khora.teatro | TSA Teatro Stabile d’Abruzzo
Dopo Amleto e Cyrano, Preziosi affronta un altro personaggio-mito, con l’obiettivo di accendere nella fantasia degli spettatori il piacere dei sensi e la curiosità dell’intelletto, creando un ambiente spettacolare caleidoscopico e camaleontico, al confine tra teatro barocco e opera moderna. A partire dai testi di Molière, egli crea una scrittura di grande varietà di toni, un dramma giocoso dove comico e drammatico si intersecano, e dà vita a un personaggio autentico, funambolo del trasformismo: non un banale donnaiolo, un collezionista di femmine per sfogo fisiologico o edonistico svago, ma un personaggio dominato da una enorme volontà di potenza, da una insopprimibile necessità di affermazione di sé frutti di un vuoto esistenziale, di una sorta di noia metafisica, anche di un disperato timore di fallimento. Un Don Giovanni che svela la maschera ipocrita della cinica empietà rivelando i cattivi pensieri e le ipocrisie della società in cui è calato.
In una Stagione Lirica marcata dal progetto Don Giovanni, ecco quindi uno spettacolo che ben vi si connette.
La messa in scena riunisce […] il piano realistico della commedia di “cappa e spada” e quello fantastico/simbolico del soprannaturale, che racchiude la morale finale tipica del canovaccio di Tirso, tendendo ad esaltarne l’estremo vitalismo anche quando l’invito al godimento dei sensi sembra solo prendere origine dal tedium vitae e dal vuoto interiore.
Alessandro Preziosi
sabato 13 dicembre 2014, ore 17, fuori abbonamento – sabato 13 dicembre ore 21, turno A Cartellone e Cinque – domenica 14 dicembre ore 17, turno B Cartellone e Cinque