Computer che parlano, come Siri dell’Iphone, o traduzioni automatiche. Sono queste le applicazioni più note della linguistica computazionale le cui potenzialità sono in realtà molto più ampie e innovative.
Per fare il punto sugli studi più recenti e avanzati, a Pisa il 9 dicembre nell’Area della ricerca CNR a S. Cataldo e il 10 dicembre nell’Aula Magna di Scienze, Area Pontecorvo, si svolgerà CLiC-it, la prima Conferenza Italiana di Linguistica Computazionale, organizzata dall’Università di Pisa e dall’Istituto di Linguistica Computazionale del CNR.
La ricchezza degli ambiti di ricerca di questa disciplina è testimoniata dalle varie aree tematiche di CLiC-it 2014 che riuniscono la linguistica, le scienze cognitive, l’apprendimento automatico, l’informatica, la rappresentazione della conoscenza, l’Information Retrieval e le Digital Humanities. E che questa prima conferenza si svolga proprio a Pisa non è un caso: in Italia la linguistica computazionale è nata negli anni Sessanta proprio all’ombra della Torre.
“Tra gli ambiti più vivaci e più promettenti che saranno trattati durante la conferenza – spiega Alessandro Lenci (nella foto), professore dell’Ateneo pisano e fra gli organizzatori di CLiC-it – c’è l’analisi dei social media, come Facebook e Twitter. Particolarmente importante da questo punto di vista è la sentiment analysis che serve ad identificare la polarità positiva o negativa e il tipo di emozione (gioia, rabbia, disgusto, ecc.) dei tweet o dei post. Ci sono poi le Digital Humanities: letterati, archeologi, filologi o storici, ecc. sempre più usano metodi di linguistica computazionale che rivoluzionano il loro modo di analizzare ed esplorare i testi, con ricadute applicative molteplici. A CLiC-it troviamo ricerche che vanno dalla traduzione del Talmud, allo studio della semplificazione dei testi per uso didattico, dalle epigrafi latine, all’analisi computazionale delle memorie della Prima Guerra Mondiale. Le scienze umane sono entrate nell’era digitale e la linguistica computazionale ha un ruolo fondamentale nel favorire questa osmosi”.
“Se Pisa è stata la culla della linguistica computazionale italiana – ha concluso Lenci – oggi ci sono centri di ricerca sparsi in tutto il territorio nazionale, da Trento a Bari, da Torino a Roma, tutti presenti al CLiC-it. La linguistica computazionale italiana, che si riunisce per la prima volta in conferenza a Pisa, è infatti una realtà consolidata a livello nazionale e presente ai massimi livelli sulla scena internazionale, una realtà nella quale Pisa continua ad essere una protagonista fondamentale”.
Per il programma completo: http://clic.humnet.unipi.it/index.html