“La priorità è quella di essere vicini alle fasce più deboli”. Così ha esordito al suo primo giorno di insediamento a Pisa il nuovo prefetto Attilio Visconti, che in mattinata ha incontrato i dipendenti della prefettura, il sindaco di Pisa Marco Filippeschi e la stampa locale.
Nominato Prefetto nel 2010 a Pesaro Urbino, dove è rimasto per quattro anni, proviene da una lunga esperienza di 9 anni alla prefettura di Lucca come capo di gabinetto, poi nel 2006 è stato a Brescia e a Torino. Residente a Lucca, il 13 dicembre il consiglio dei ministri lo ha nominato prefetto di Pisa.
“In questo mio peregrinare per la Toscana mi rende felice l’idea di fare base a Pisa”, ha detto. “Ho vissuto molti anni in Toscana, da studente e da praticante avvocato a Firenze. Sono figlio di un ufficiale dei Carabinieri che dirigeva la compagnia di San Giovanni Val d’Arno, e in qualche modo mi fa sorridere l’idea di seguire il corso dell’Arno”.
Rom. Il tema dei rom è stato subito oggetto di domande al neo prefetto, che dopo aver precisato di non conoscere nel dettaglio la situazione pisana, ha espresso alcuni elementi di principio sul modo in cui opererà: “Credo che sia un dovere della cittadinanza e delle istituzioni quello di accogliere e accudire chi è in difficoltà”, ha detto. “La priorità è data al rispetto della legalità, ma l’accoglienza è doverosa”.
Proprio rispetto alla polemica sulle presenze rom, definite eccessive e per le quali era stato chiesto un dimezzamento, Visconti ha replicato: “Qual è il parametro secondo cui si afferma che i rom sono troppi o troppo pochi? Se esiste solo un problema di pregiudizio, verso i quali sono profondamente contrario, bisogna lavorare assieme per aumentare l’integrazione e combattere il pregiudizio. Analogamente – ha aggiunto – se ci sono situazioni irregolari vanno sanate, e chi è in grado di sostenersi da solo deve farlo, ma non credo si tratti di stabilire numeri di presenze, quanto di portare avanti politiche e azioni congiunte. E mettersi una mano sulla coscienza”.
Il Prefetto Attilio Visconti è nato a Benevento il 21 ottobre del 1961, è coniugato e padre di due figli. Laureato in Giurisprudenza a Roma e abilitato a Firenze all’esercizio della professione di avvocato, è entrato nell’amministrazione civile dell’Interno nel dicembre del 1987 iniziando la carriera presso l’Ufficio Centrale Legislativo del Ministero dell’Interno. Dal 1990 al 1992 ha prestato servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (CESIS) e dal 1993 al 1997 ha svolto le proprie funzioni presso il Gabinetto del Ministro dell’Interno. Dal 1998 al 2003 ha svolto l’incarico di Capo di Gabinetto della Prefettura di Lucca, e negli anni tra il 2003 e il 2006 ha ricoperto prima l’incarico di dirigente dell’Area II^ “Rapporti con gli Enti Locali e Servizio Elettorale” e successivamente quello di dirigente dell’Area I^ “Ordine e Sicurezza Pubblica”. Nel marzo 2006, è stato trasferito a Brescia per svolgere l’incarico di Capo di Gabinetto e dal 2008 quello di Viceprefetto Vicario. Da febbraio al 22 luglio 2010, data della nomina a Prefetto, è stato Viceprefetto Vicario di Torino. Nel corso della carriera è stato Subcommissario del Comune di Pietrasanta e Commissario Straordinario dei Comuni di Edolo, Travagliato, Borno e Offlaga, nonché, dal 2 agosto 2010 al 30 marzo 2011, Presidente della Commissione Straordinaria del Comune di Gricignano d’Aversa (CE). Dal 30 dicembre 2010 fino ad oggi è stato Prefetto di Pesaro e Urbino.
Sicurezza. Sul tema Visconti ha espresso vicinanza alle forze dell’ordine: “Mi muoverò sempre per chiedere più agenti per il territorio, perché oltre alla carenza di organico c’è anche l’età media degli operatori, che è sempre più alta e incide negativamente sul loro lavoro”, ha detto.
Movida. Anche su questo argomento Visconti ha espresso la volontà di lavorare in modo coordinato con gli altri enti ma anche con soggetti non istituzionali. “Ho intenzione di stabilire un tavolo permanente, che si riunirà a cadenza settimanale, per fare il punto della situazione su un problema che è comune a tutte le città universitarie. In questo tavolo siederanno anche l’università e i rappresentanti degli studenti, che per primi vivono la città notturna e devono imparare a rispettarla di più”. Un’iniziativa che potrebbe essere anche replicata a Firenze e Siena e fornire così un modello su scala regionale.
Stazione. Se il presidio fisso delle forze dell’ordine nelle ultime settimane ha provocato una diminuzione “di oltre il 50% dei reati commessi nella zona”, come ha detto il prefetto vicario Valerio Massimo Romeo, la strada dei controlli continui è segnata e verrà percorsa. “Anche il sindaco Marco Filippeschi mi ha sollevato questo problema, e credo che le misure prese fino ad oggi siano già una buona partenza”.