Spiaggia libera e rispetto del delicato equilibrio naturale dell’area. Queste le proposte del WWF di Pisa per l’ex American beach a Tirrenia. “Adiacente all’ex bagno americano – ricorda l’associazione – si trova una porzione dell’oasi WWF Dune di Tirrenia, che insiste in tutta l’area posta fra questo, i bagni ad esso prossimi e il viale Tirreno. Ciò significa che l’area ora rimasta libera ha un’alta valenza ambientale, confermata dal fatto che in essa si sono conservate alcune grandi dune costiere e una florida macchia mediterranea”.
Il numero non elevato di frequentatori dello stabilimento americano, che sottolinea il WWF era “dotato di strutture con dimensioni molto ridotte, rispetto alla media”, e una “condotta rispettosa dell’ambiente hanno fatto sì che, salvo il grande parcheggio realizzato tanti anni fa, una grande estensione di aree naturali è giunta intatta sino ad oggi”.
Per questo il WWF di Pisa ritiene indispensabile che la spiaggia venga messa a disposizione della comunità e che non venga data in concessione a privati scongiurando la realizzazione di un nuovo stabilimento balneare, “magari con ulteriori strutture”.
Destinare l’area a spiaggia libera sarebbe dunque per il WWF la soluzione migliore: una scelta che sopperirebbe “in parte alla scarsità di spazi per la balneazione pubblica creata negli anni 90 dalla soppressione di gran parte delle spiagge libere di Tirrenia, le quali erano proprio nei pressi dell’American beach”.
Nessuna preclusione da parte del WWF all’idea avanzata dall’amministrazione di realizzare strutture sportive, queste dicono “possono essere accolte ma dovranno adattarsi al delicato equilibrio del sito, anche perché siamo all’interno di un parco naturale. Andranno dunque vagliate una per una, considerando che gli impianti non possono essere realizzati né sulle dune né nella macchia”.
Nessun no anche verso “usi sociali del demanio marittimo”, purché si lasci disponibile sulla spiaggia un’ampia zona per la balneazione libera. “A questo proposito – conclude il WWF – andrebbe valutato un cambio di destinazione della grande area attualmente adibita a parcheggio, che potrebbe ospitare appunto qualche impianto sportivo di proporzioni moderate”.