Michael O’Leary rassicura sulla permanenza della compagnia più importante dell’aeroporto Galilei e preannuncia nuovi record di passeggeri per il 2015
“Gina Giani per me è più importante del Papa”. Così Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair all’incontro che si è tenuto questa mattina all’Aeroporto Galilei, un po’ per rimarcare il suo legame con la città che per prima in Italia 17 anni fa la accolse, un po’ per rassicurare gli azionisti e il territorio a meno di una settimana dall’assemblea che, con tutta probabilità, darà il via libera alla fusione fra SAT e ADF.
Il numero uno di Ryanair non ha annunciato novità o cambiamenti ma solo confermato il suo primato fra le compagnie low cost e la centralità della base pisana per la crescita della compagnia. Da qui la battuta sull’importanza di Gina Giani, ad di SAT e grande sostenitrice della compagnia irlandese, ma anche la risposta all’inevitabile domanda sollevata dai giornalisti: quando la nuova pista dell’aeroporto di Firenze sarà pronta cosa farà Ryanair?
“Il nostro cuore e la nostra base sono qui – ha detto O’Leary – per il completamento della nuova pista si parla del 2019-2020. Vedremo allora se ci sarà possibilità di ampliare la nostra offerta anche a Firenze, ma ad oggi restiamo qui”.
Anche perché proprio a Pisa Ryanair si appresta quest’anno a segnare un nuovo record: 3 milioni di passeggeri previsti, 8 aerei basati qui, una nuova rotta per Crotone per un totale di 46 rotte più voli su 5 rotte.
Il 2015 inoltre è il 30° compleanno di Ryanair, una ricorrenza che la compagnia ha deciso di festeggiare mettendo in vendita 100.000 posti su tutto il traffico europeo con biglietti da 19,99 euro per i voli di febbraio e marzo e prenotabili fino alla mezzanotte di giovedì 5 febbraio.
“Ha fatto più Ryanair per il senso di cittadinanza europea che molte campagne di comunicazione”, è stato infine il commento di Gina Giani, che ha aggiunto: “La partnership di successo con Ryanair si basa su concreti risultati raggiunti in questi 17 anni nel corso dei quali il vettore irlandese ha contribuito allo sviluppo economico della Toscana”.
