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Forza Italia e NCD su Darsena Europa: “Si faccia chiarezza sui rischi di erosione per la costa pisana”

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I consiglieri Raffaele Latrofa e Giovanni Garzella chiedono ai tecnici di presentare dati certi sulle ripercussioni del nuovo porto di Livorno per la città di Pisa. Pur dicendosi favorevoli allo sviluppo


“Siamo da sempre favorevoli allo sviluppo sia portuale che turistico, ma la nostra è una posizione di prudenza di richiamo alle amministrazioni coinvolte”. Con questa posizione Forza Italia e Nuovo Centro Destra sono intervenuti insieme sulla Darsena Europa, il progetto di ampliamento del porto di Livorno su cui si discute in queste settimane.

Un progetto di cui in realtà a Livorno si parla da decenni ma che ora arriva ad una fase cruciale, con l’approvazione degli strumenti urbanistici che daranno il via all’operazione. I consiglieri comunali Giovanni Garzella e Mirella Bronzini di Forza Italia, insieme a Raffaele Latrofa del Nuovo Centro Destra non contestano tanto l’idea di sviluppo che sottende questa maxi opera, quanto le ripercussioni ambientali sulla costa pisana, su tutte il rischio di erosione.

“Si è voluto escludere Pisa da un dibattito politico sul tema – ha detto Garzella – e con i tempi ristretti di oggi non sarà possibile recuperare questa mancanza. Riteniamo – ha aggiunto – che non sia stato valutato attentamente il rischio di erosione per la costa, una risorsa importantissima per la città di Pisa che proprio sul turismo marino ha tanto puntato. Chiediamo ai tecnici quali sono le ripercussioni e se qualcuno sia in grado di assumersi questa responsabilità”.

“Ad oggi – ha detto Latrofa – agli atti resta un documento firmato dal dirigente del Comune di Pisa Dario Franchini, in cui presenta un’osservazione alla Valutazione Ambientale Strategica relativa al nuovo porto di Livorno. Un’osservazione giunta in ritardo sui tempi ma che è stata comunque presa in considerazione”.

Latrofa ha citato poi uno studio commissionato anni fa dal Comune di Pisa e dall’Autorità Portuale di Livorno al Consorzio Pisa Ricerche e alla società Modimar: “Uno studio che né noi né Franchini siamo riusciti a rintracciare e che dovrebbe invece esplicitare le ripercussioni del progetto sulla nostra città. Chiediamo – ha concluso Latrofa – garanzie sul monitoraggio dei futuri cantieri e sulle conseguenze post operam“.

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Pubblicato il: 6 febbraio 2015

Argomenti: Ambiente, Economia-Lavoro, Lungomare, Pisa, Politica

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