Attivo anche nel 2015 il provvedimento della Regione Toscana. Nel 2014 563 le domande accolte dalla Società della Salute pisana. I contributi e i requisiti per fare domanda
Tornano anche nel 2015 gli interventi di sostegno per le famiglie e dei lavoratori in difficoltà, per la coesione e per il contrasto al disagio sociale. La Regione Toscana ha infatti stanziato una serie di contributi a sostegno delle famiglie.
A 700 euro ammontano i contributi destinati ai nuovi nati, ai bambini adottati e i collocati in affidamento preadottivo;
sempre 700 euro sono destinati alle famiglie con persona disabile a carico;
175 euro per ogni figlio infine per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico.
Per fare domanda, anche nel 2015 i cittadini di Pisa, Calci, Vicopisano e Fauglia si devono recare allo sportello della Società della Salute in via Saragat 24 nei seguenti orari: il martedì, dalle 14.30 alle 15.30, il giovedì dalle 8.30 alle 11.00.
È attivo inoltre un numero di telefono dedicato, 050 – 954015, che risponde il lunedì e il mercoledì dalle 12.00 alle 13.00.
I residenti degli altri Comuni dell’area pisana (Crespina-Lorenzana, Cascina, San Giuliano Terme E Vecchiano) devono rivolgersi invece presso i loro Comuni di residenza.
Cosa cambia nei requisiti nel 2015
- Si alza l’Isee minimo che deve essere inferiore a 30 mila euro.
- È necessario essere residenti in Toscana almeno dal 1° gennaio 2010.
- I genitori non devono risultare residenti in strutture occupate abusivamente.
- La persona disabile per cui si richiede il contributo non deve essere necessariamente un figlio, purché all’interno del nucleo familiare, e purché in possesso di certificazione valida attestante la condizione di handicap grave.
Nel 2014 alla Società della Salute dell’area pisana sono state accolte 563 domande (461 per il comune di Pisa, 35 Calci, 48 Vicopisano, 19 Fauglia). In particolare 310 per i nuovi nati, 145 per le famiglie numerose, 108 per le famiglie con disabili. La Società della Salute ha inviato tutta la documentazione alla Regione, cui ora spetta liquidare il contributo alle famiglie.