Il consigliere di area civatiana ha annunciato la sua decisione maturata nei mesi e resa più chiara dall’uscita di SEL dalla maggioranza. “Una scelta dolorosa ma non mi sento più rappresentato da questa coalizione moderata così diversa dal progetto originario”
“Da stamattina considero concluse due cose: la mia esperienza all’interno del PD e del gruppo di maggioranza”. Così Stefano Landucci, consigliere comunale, ha annunciato questa mattina l’uscita dalla maggioranza che sostiene Filippeschi e la contestuale uscita dal suo partito.
“Una decisione dolorosa soprattutto dal punto di vista personale – dice Landucci – che vivo anche come una sconfitta, quella di non essere riuscito a tenere insieme le istanze e i temi per i quali sono stato eletto e che volevo fosse il mio partito a portare nella pratica amministrativa”.
Più livelli si intrecciano: nazionale, regionale, comunale. Con la fine di Italia Bene Comune il progetto politico a cui ho aderito non c’è più
Ci sono vari livelli politici che si intrecciano e creano il corto circuito, per Landucci: “Chi ha seguito il mio percorso politico sa che anche nella precedente legislatura avevo incontrato delle difficoltà con il resto della maggioranza”, spiega.
“Poi ho deciso di ricandidarmi perché a livello nazionale si era fatto strada il progetto di Italia Bene Comune, con l’allargamento a SEL della maggioranza e lo spostamento a sinistra del PD. Oggi quel progetto politico è tramontato: le larghe intese hanno preso il suo posto, a livello regionale la frattura con SEL è evidente e ora anche sul piano comunale c’è distanza. Di fronte a questo faccio un passo indietro”.
Proprio sulla vicenda regionale Landucci rimprovera al suo ex partito non solo l’esclusione di SEL, ma anche “di essere stato sordo di fronte alla richiesta di dibattito che avevamo chiesto con le primarie per il presidente della Regione. In questa direzione mi ero mosso con le firme a sostegno di Luciano Modica, con il risultato di una chiusura netta del PD Toscano”.
Con l’uscita di SEL a Pisa siamo tornati a parecchi anni fa, quando governava una coalizione moderata in cui non mi sento rappresentato
Con la sua fuoriuscita dai banchi del Partito Democratico restano alla maggioranza i numeri – strettissimi – per governare: 17 (18 con il Sindaco) a 15. Restano in maggioranza i consiglieri più vicini alle posizioni di Stefano Landucci, Sandro Gallo, Veronica Fichi e Lisa Cioncolini. “Abbiamo fatto scelte strategicamente diverse – dice Landucci – questo non significa però che si chiude la possibilità di lavorare insieme come abbiamo fatto dall’inizio di mandato”.
L’ingresso nel gruppo misto spiega Landucci non significherà una contrapposizione pregiudiziale alle proposte e agli atti di questa maggioranza. “Sarò coerente con il programma di mandato con cui sono stato eletto e con quell’idea di città che ho condiviso”.
Al centro dunque della sua attività di consigliere ci saranno i temi di una città accogliente e solidale “capace di essere un luogo in cui le persone ritrovano il senso di essere cittadini”, e la difesa dell’ambiente. In questa prospettiva dice Stefano Landucci “la questione dell’aeroporto rappresenta un grande iattura, soprattutto per la grande distruzione ambientale che investirà il territorio della piana fiorentina e pratese”.
A Pisa dunque Landucci annuncia di battersi per il rispetto ambientale e dunque forte sarà il suo no al progetto del nuovo centro congressi previsto nel progetto della cittadella aeroportuale.
“Dentro il PD – ha concluso Stefano Landucci – c’è sempre stato un confronto leale e rispettoso anche se aspro. Anche se da una posizione diversa, il mio obbiettivo rimane quello di lavorare per il bene della città”.