A renderlo noto Una città in comune – Prc che ha presentato un’interpellanza per conoscere se una situazione analoga si verifica anche per il cantiere dell’ex Draga
Ammonta a 143 mila euro il debito accumulato dalla Società Porton Rosso s.p.a nei confronti del Comune di Pisa per l’occupazione di suolo pubblico del cantiere di via Cavalca. A renderlo noto Una città in comune – Prc che attraverso un’interrogazione ha ricostruito la vicenda e l’ammontare dell’importo.
“Nel novembre del 2008 la Società Porton Rosso s.p.a – spiega il gruppo consigliare – presentava la richiesta per il rilascio della concessione temporanea di occupazione di suolo pubblico per il restauro dell’immobile, con scadenza nel febbraio del 2009. Diverse proroghe hanno poi prolungato il periodo di concessione fino al 30 giugno 2010. Dopo più di quattro anni e mezzo l’occupazione di suolo c’è ancora ma senza alcuna autorizzazione.
La società deve al comune di Pisa ben 143 mila euro. E solo nel 2014 l’amministrazione comunale ha emesso gli avvisi di accertamento per riavere queste somme, che comunque ad oggi non sono state riscosse.
Perché – chiedono – solo dopo 3 anni il Comune ha mandato i primi avvisi di accertamento mentre i crediti aumentavano di mese in mese?”.
Quello di via Cavalca è uno dei tasselli di quello che Una città in comune – Prc definisce “un vero e proprio tesoretto da centinaia di migliaia di euro che il Comune deve incassare da parte di grandi immobiliaristi della nostra città”.
Ai 143 milla euro dovuti della Società Porton Rosso si aggiungono infatti gli oltre 200 mila euro della Tognozzi Spa per le impalcature di Palazzo Boyl; 200 mila euro delle transenne sul Lungarno Galilei poste dall’imprenditore edile Pampana, e 20 mila euro di Palazzo Mazzarosa su Lungarno Pacinotti.
Alla luce di queste cifre, emerse grazie alle interpellanze del gruppo Una città in comune – Prc ha presentato un ulteriore atto ispettivo per sapere se la situazione si ripeta anche per il cantiere nell’area ex-Draga sul Lungarno Guadalongo, fermo da tempo e che versa oggi in una situazione di pesante degrado.
“Il Comune – chiede l’interpellanza- vanta dei crediti, anche per l’occupazione di suolo pubblico, nei confronti di questa proprietà?” e se sì a quanto ammonta e “quali iniziative ha intrapreso questa amministrazione per riscuoterli”.
Se non sbaglio i cantieri di palazzo boyl e di via cavalca hanno lo stesso architetto che non sono io.