L’esposto ipotizza un danno di oltre 900 mila euro per mancato pagamento del suolo pubblico. Ieri in consiglio comunale hanno consegnato una copia dell’atto a tutti i presenti
Un esposto alla Corte dei Conti per presunto danno erariale derivato dal mancato pagamento del suolo pubblico per le impalcature del restauro dello “Spedale Novo” in piazza dei Miracoli, dove ha sede il Museo delle Sinopie.
A presentarlo ieri il consorzio dei bancarellai pisani, nelle figure del presidente e del vicepresidente, Gianmarco Boni e Stefano Perini. Bancarellai, che ieri sono tornati nuovamente in consiglio comunale per consegnare copia dell’atto a tutti i consiglieri.
Il danno stimato è di 918 mila euro per 18 mesi di occupazione di suolo, a partire “da un sommario calcolo, sulla base delle disposizioni regolamentari”. Una somma, si sottolinea nell’esposto “sensibilmente più alta dell’importo complessivo dei lavori stimati in circa 450 mila euro”. E che nell’ipotesi in cui venga riconosciuta l’illegittimità dell’esenzione è destinata ad alzarsi alla luce dell’ulteriore proroga del cantiere, previsto fino alla fine di maggio.
Varie modifiche del regolamento comunale in materia di suolo pubblico avrebbero ampliato “illegittimamente – il novero delle esenzioni”, determinando “un’aprioristica e indistinta rinuncia all’entrata patrimoniale del canone per gli interventi di recupero e i relativi cantieri di tutti gli immobili di proprietà di qualsiasi ente locale, ente pubblico non economico, ente del servizio del Servizio sanitario nazionale, ed ente religioso”.
Questo avrebbe provocato, si legge ancora nell’esposto presentato dagli avvocati Carmelo D’Antone e Stefano Verità, “un rilevantissimo danno erariale”.