Al Teatro Verdi
mercoledì 1 aprile alle ore 21
Just in time-Mauro Diazzi presenta
Ballet Gyor
direttore artistico János Kiss
ZORBA
balletto in due atti, basato sull’omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis
coreografie Gyula Harangozó Jr.
coreografia originale Lorca Massine
musiche Mikis Theodorakis
scene, visual design Dmitrij Simkin
costumi Gabi Gyóri
luci Gyula Harangozó Jr., Péter Hécz
Le mani sulle spalle del vicino, in riga o in cerchio; i passi lenti, che si distaccano appena dal suolo, poi accelerano con l’incalzare del ritmo, sempre più veloce, diventando salti e balzi. Il sirtaki si riconosce dalle prime due note, che anticipano il culmine del ballo e rimandano subito all’immagine più tradizionale della Grecia. Anche se, in realtà, questa non è un’antica danza popolare, bensì una musica composta da Mikis Theodorakis negli anni Sessanta per il film Zorba il greco, divenuta in breve un simbolo del paese, e proprio alla pellicola resa celebre dall’interpretazione di Anthony Quinn s’ispira questa creazione del Balletto di Gyor, secondo ospite internazionale di questa rassegna.
La storia, lo ricordiamo, racconta l’incontro di Basil, scrittore inglese che ha ereditato una miniera a Creta, con Alexis Zorba, greco di mezza età, il cui spirito, ottimista e passionale, pervade tutta la vicenda, imponendosi sulle avversità della vita. Balletto, danza moderna e folclore greco si fondono così armonicamente nelle originali e innovative coreografie di Gyula Harangozó per questa compagnia ungherese formata da giovani ballerini, riconosciuta come National Ballet nel 2013, un’istituzione nel mondo della danza grazie al repertorio eterogeneo che spazia dal balletto, al contemporaneo e al teatrodanza sperimentale.
Biglietti
i prezzi che variano da 26,00 a 7,00 Euro, in vendita anche nel circuito Charta_Vivaticket e al punto biglietteria del Porto di Marina di Pisa (uffici Vecchia Dogana).
Promozione speciale riservata ai clienti di “Itaca-Ristorante Greco”: sconto del 50% sul prezzo intero del biglietto, presentando al botteghino del Teatro Verdi la ricevuta di un pasto consumato nel periodo dal 9 al 31 marzo.
photo © Bél Kanyò
www.teatrodipisa.pi.it