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Tanti auguri cari Simpsons

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Strampalata e scorretta la famiglia di Springfield debuttava 28 anni fa con un corto che in 3 minuti presentava quei protagonisti che ci hanno conquistato con il loro ineguagliabile sarcasmo


Compie 28 anni la famiglia in assoluto più amata della Tv. Comparivano infatti per la prima volta sugli schermi statunitensi all’interno del Tracey Ullman Show, nel lontano 19 aprile del 1987, I Simpson.

Bart: Dad, what is the mind, is it just a system of impulses or is it something changeable?
Homer: Relax, what is mind? No matter, what is matter, nevermind.

Strampalata, scorretta eppure ordinaria, immaginifica, generosa e becera, la famiglia di Springfield debuttava in Tv quella sera con un corto intitolato Good Night. Tre minuti di presentazione dei protagonisti: Marge, Homer, Lisa, Bart e Maggie. Lo scambio di battute tra Homer e Bart pone problemi filosofici di altissimo livello, Marge sbaglia le rassicurazioni alle bimbe della famiglie, e la buonanotte si trasforma in preambolo dell’inquietudine. Si ritroveranno poi tutti nel lettone per affrontare le rispettive paure. E cambieranno tantissimo, negli anni, i cinque membri della famiglia che poi scopriremo avere nonni e nonne, zie, parenti più o meno lontani.

Della cittadina di Springfield impareremo a conoscere tutti: il sindaco, il commissario di polizia, il bigotto vicino di casa, medici, insegnanti, imprenditori, dirigenti scolastici e bidelli. Ci riconosceremo, almeno una volta, in qualcuno di loro, e riconosceremo tutta l’umanità raccontata in questi quasi 30 anni di vita, con tutto il loro carico politicamente scorretto, e il loro ineguagliabile sarcasmo.

Talmente inarrivabili che nel 1999 il Times li nomina come miglior serie televisiva del secolo, ma è lunga la lista dei premi e dei riconoscimenti ottenuti dalla serie ideata da Matt Groening e James L. Brooks, con i quasi 600 episodi in 26 stagioni. I Simpson funzionano perché raccontano la società americana (e non solo), e lo fanno riuscendo a parlare di politica, filosofia, consumi, mode, età, conflitti generazionali: con il sorriso.

Oggi i Simpson sono pronti a lasciare la tv: l’attuale produttore Al Jean, ha infatti annunciato qualche giorno fa su Twitter, che Fox ha deciso di sospendere la pubblicazione dei cofanetti antologici su DVD. Troppi costi e troppe poche vendite, e poi è tutto online ormai, lì i fan, lo streaming, gli episodi negli store.

LA PRIMA COMPARSA DEI SIMPSON IN TV


Per capire quanto sia radicato il mito dei Simpson, non basta scorrere l’imponente pagina di Wikipedia a loro dedicata, ma bisogna proprio andare sull’enciclopedia dei Simpson: la Wikisimpson.

Da cui apprendiamo, non senza un brivido di piacere campanilista, che la Torre di Pisa compare in ben tre episodi della serie. In uno, “The Italian Bob”, realizzato nel 2006, la menzione è quasi profetica: la famiglia Simpson in viaggio in Italia guarda la Torre mentre mangia al Mc Donald’s. Il Mc Donald’s in realtà arriverà in piazza Manin nel 2010. In quell’episodio Lisa chiedeva a Homer se avrebbero visto la Torre, e lui per tutta risposta disse che non importava perché “era disegnata sulla tazza”.

Ultima curiosità. Si potrebbero passare le ore a spulciare su internet le assurdità generate direttamente o indirettamente dai Simpsons. Ma questa ci sembra degna di nota. Un gruppo di annoiati ricercatori norvegesi ha costruito uno strano marchingegno per mandare una ciambella nientemeno che nello spazio: Homer ne sarebbe fiero.

 

C.C.

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Pubblicato il: 19 aprile 2015

Argomenti: Cultura, Disegni, Mondo

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