Rimangono sette i candidati presidenti per la Toscana, ma scendono così da dieci a nove le liste ammesse che li sostengono. A Pisa, con l’esclusione della Lista Democrazia diretta non ci sarò la candidatura alla presidenza di Gabriele Chiurli
La Corte d’appello boccia “Lega Toscana-Più Toscana”, mentre il Tribunale di Pisa ha invece escluso la lista No “Democrazia diretta” che sostiene Gabriele Chiurli.
Rimangono sette i candidati presidenti per la Toscana, ma scendono così da dieci a nove le liste ammesse che li sostengono.
A Pisa invece diventano sei i candidati e otto le liste.
La Corte d’appello ha infatti escludo da tutte le tredici circoscrizioni regionali la lista Lega Toscana-Più Toscana che appoggiava la candidatura di Stefano Mugnai, ora sostenuto solo dalla lista di Forza Italia. L’ha esclusa perché ha presentato un contrassegno troppo simile e confondibile con quello “notoriamente usato in precedenza da altri partiti o movimenti”. Una fattispecie di esclusione ben precisa e prevista dalla legge sul procedimento elettorale. Da parte degli esclusi è possibile il ricorso ora al Tar.
A Pisa, e solo a Pisa, il tribunale ha invece escluso la lista Democrazia Diretta perché le candidature a consigliere regionale della circoscrizione non hanno rispettato l’alternanza di genere uomo-donna, prevista dalla legge toscana.
Nei prossimi giorni i tribunali procederanno al sorteggio per l’assegnazione dei posti sulla scheda elettorale. Al momento corrono per la presidenza e per i quaranta posti in consiglio regionale i seguenti candidati e liste:
Enrico Rossi, sostenuto dal PD e dalla lista Popolo toscano
Claudio Borghi, candidato della Lega Nord e di Fratelli d’Italia
Giacomo Giannarelli, sostenuto dal M5S
Gianni Lamioni, candidato della lista Passione Toscana, espressione di Ncd e Udc
Tommaso Fattori, candidato della Lista Sì Toscana a sinistra
Stefano Mugnai, candidato di Forza Italia
Gabriele Chiurli, sostenuto dalla lista Democrazia Diretta (ma che non sarà presente nella circoscrizioni di Pisa)